Se capitate a Tortona ed avete una buona ora di tempo a vostra disposizione, il consiglio è di andare a fare una visita al Museo del Mare. E cosa c’entra con Tortona?
All’epoca della seconda guerra mondiale, nel tortonese le fiorenti aziende metalmeccaniche (come la Orsi, la Cmt e la Graziano) fornivano la marina militare di giovani operai esperti (siluristi, motoristi, ecc.) e così molti tortonesi fecero la “leva di mare”, prima a La Spezia o a Taranto, poi nelle acque del Mediterraneo. Di ritorno dalla leva, questi ragazzi, che nel frattempo si erano ulteriormente specializzati “sul campo”, impiegavano le proprie conoscenze anche nel lavoro civile.
Da questo legame fra Tortona e il mare nel 2004 è nata l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (A.n.m.i.) “Lorenzo Bezzi” – Gruppo di Tortona che in questa città ha realizzato nel 2006 il Monumento ai Caduti del Mare e nel giugno 2010 il Museo del Mare.

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A questo luogo, ricavato dai locali messi a disposizione dal Comune di Tortona, i marinai sono molto affezionati, perché raccoglie ricordi e reperti donati da generazioni di tortonesi che hanno combattuto per la libertà della patria, alcuni di loro pagandola con la vita. All’ingresso del museo campeggia una parete colma di crest, i tappi di volata dei cannoni, diventati poi stemmi delle navi. Quello del Gruppo Bezzi contiene il simbolo della città di Tortona, quello della marina e delle repubbliche marinare ed è dominato al centro dalla figura del delfino, simbolo dei sommergibilisti come lo era il capitano Bezzi. La sala centrale contiene alcuni pezzi forti: la strumentazione per comunicare, tra cui un telegrafo di macchina russo; le cartoline delle “madrine di guerra”, giovani ragazze di buona famiglia che tenevano rapporti epistolari con i marinai impegnati al fronte; l’Enigma, macchina crittografica utilizzata dalla marina militare tedesca nel secondo conflitto mondiale; i dettagliatissimi diari di bordo del guardiamarina Fausto Remotti che presto diventeranno un libro; persino alcuni documenti firmati da D’Annunzio durante l’occupazione di Fiume. 

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Sono tanti i modellini di navi celebri da ammirare, come quello della nave scuola “Amerigo Vespucci” e quello della “Regia Nave Roma”, ammiraglia della flotta italiana affondata dai bombardamenti nemici il 9 settembre 1943 (con 1393 morti) e di cui sono esposte le foto originali scattate quel giorno da un marinaio tortonese. Altre “chicche” sono due pezzi di ancore romane del I secolo d.C., in parte ricostruite, una cassaforte di bordo del 1500 della flotta del Granduca di Toscana e poi l’abbigliamento: divise originali per ogni occasione, una collezione di “nastrini”, cioè le strisce contenenti il nome della nave che si applicavano sui berretti dei marinai. Nella sala degli incursori subacquei si possono ammirare tre colubrine del XVI secolo completamente restaurate e un siluro a lenta corsa detto “maiale”, strumento delle imprese (im)possibili dei sommozzatori. Sono esposti anche gli omaggi dei visitatori, come una polena a forma di testa di tritone donata dall’Istituto d’Arte “Ottolenghi” di Acqui Terme (opera del professor Manfrinetti) e il mosaico di una nave fatto dai ragazzi del centro A.n.f.f.a.s di Tortona.

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L’ultima sala del museo entra nel vivo della storia dei tortonesi, con le avventure di alcuni personaggi che hanno reso grande la marina italiana. Si parte da Vittorio Moccagatta, (alessandrino, capitano di fregata che nel 1939 comandava la flottiglia Mas di La Spezia e i mezzi speciali d’assalto e che morì a Malta durante una missione), per arrivare a Carlo Mirabello (tortonese, ammiraglio che dopo l’Unità d’Italia divenne Ministro della Marina), senza dimenticare Pietro Achille Cavalli Molinelli (nato a Sale, medico di bordo sulle navi da guerra e amico del Duca degli Abruzzi Luigi di Savoia che seguì nelle spedizioni al Polo Nord e in Africa. Di questi viaggi è visibile nel museo tutto l’equipaggiamento originale). Infine, la vicenda di un eroe tortonese, il capitano di corvetta Lorenzo Bezzi, cui è dedicata l’associazione. Nel giugno del 1940, tra la costa africana e Creta, Bezzi era alla guida del sommergibile Liuzzi che, dopo un pesante attacco nemico, presentava gravi avarie e non riusciva più a rispondere al fuoco. Data la gravità della situazione, dopo aver messo in salvo l’equipaggio, Bezzi fece affondare il sommergibile e sparì con esso nelle acque del Mediterraneo. Per questo gesto eroico gli fu assegnata la medaglia d’oro alla memoria. Il museo è il posto giusto per chi vuole “navigare” in questo importante pezzo di storia italiana ed è anche molto adatto alle scuole di ogni ordine e grado, per lezioni interattive. 

Per concludere, va evidenziato come l’anno scorso la Giunta Comunale di Tortona ha accolto la richiesta dell’Associazione Amici del Museo del Mare Amm. Carlo Mirabello e ha deliberato l’assegnazione in comodato d’uso gratuito di ulteriori spazi, attigui a quelli già utilizzati nel fabbricato di proprietà comunale, in Via Pernigotti. L’ampliamento dei locali, che passano da una superficie espositiva di 340 mq a una superficie di 508 mq, consentirà all’Associazione di incrementare l’acquisizione di nuovi reperti e di ampliare l’area espositiva, al fine di incentivare sempre più in Città l’approfondimento culturale in ambito di Marineria Italiana e la conoscenza dell’ambiente marino in generale. Oltre all’attività di ricerca, studio, catalogazione e conservazione dei reperti, gli Amici del Mare intendono potenziare anche la sezione cartacea ed audiovisiva, incentivando sempre più il rapporto con studiosi ed appassionati e promuovendo ricerche scientifiche e attività legate alla Storia della Marineria Italiana, istituendo anche borse di studio universitarie su tesi di argomento marinaresco e ambientale marino. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto lodevole la progettualità proposta dall’Associazione Onlus Amici del Museo del Mare Amm. Carlo Mirabello, in quanto coerente con la politica di ampliamento dell’offerta culturale, che si concretizza sicuramente anche attraverso un potenziamento della realtà museale, che già svolge un’importante funzione in ambito cittadino. 

Il Museo si trova in via P. Pernigotti 14, a Tortona (AL), è aperto al sabato (orario 9-12 e 16-19) ma è possibile concordare visite guidate anche in altri giorni della settimana su appuntamento, telefonando ai numeri 348 1498791 e 335 6715822. Ingresso libero e son o assai gradite le donazioni qui: C.F. 94024780069 IBAN IT 03 F02 008 4867 1000 1041 91752

Possibilità di visite guidate per gruppi, scolaresche, associazioni
pagina social: www.facebook.com/MuseoDelMareTortona

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