Il cosiddetto “Giro dei sessanta” era un circuito dalle parti di Tortona che il giovane Fausto Coppi copriva in allenamento: sessanta come i chilometri da affrontare. Il Campionissimo impiegava circa un’ora e mezza, a una media di quaranta all’ora. Per affrontare la pista ciclabile dedicata a lui ed al suo sfortunato fratello Serse, morto nel 1951 per le conseguenze di una caduta, non c’è bisogno di mantenere quel ritmo. Le colline intorno a Tortona e a Castellania, paese natale dei Coppi, sono deliziose e predispongono alla contemplazione. Tutta la zona fra Tortona e Novi Ligure è terra di campioni. Girardengo, il campione degli anni venti, veniva da Novi ed il Museo dei Campionissimi, in questa cittadina, offre uno spaccato della storia del ciclismo nei suoi anni epici.
La ciclabile prende avvio da Carbonara Scrivia: chi parte da Tortona, che è uno snodo ferroviario sia da Milano che da Torino (servizio “Treno+Bici”), deve seguire un tratto di avvicinamento di circa 7 chilometri. Carbonara è un paesino issato sulle prime colline che scendono a pettine verso la pianura. L’avvio è invitante, con una lunga discesa che porta sul fondovalle del torrente Ossona, presso l’abitato di Villaromagnano. Da qui l’itinerario volge a destra e risale questa piccola valle, dai cui versanti scendono per linee verticali infiniti filari di vite. La ciclabile è ben riconoscibile per la sua pavimentazione di colore rosso. Inaugurata nel 2005, mostra qualche segno di invecchiamento: occorre pertanto essere prudenti. Sulle colline, oltre ai vigneti e ad isolati casali, si scorgono i villaggi che, per avere una migliore insolazione, si sono disposti lungo i crinali. Ciò significa che bisogna affrontare una breve salita. Ai piedi di Costa Vescovato ci si inerpica per qualche tornante, per poi seguitare fino al passo Coppi, che di grandioso ha solo il nome, poiché non supera i 369 metri di quota. Aggiungendo ancora un chilometro, con vedute di grande bellezza su colline che iniziano a rivestirsi di fitti boschi, si giunge a Castellania. Qui si visitano la casa natale di Coppi, il piccolo museo e il cimitero dove riposano Fausto e Serse. Il ritorno può avvenire lungo la ciclabile, oppure una volta tornati al passo Coppi si scende a Carezzano, Spineto Scrivia e Carbonara, dove ci si riaggancia all’inizio dell’itinerario. Volendo, giunti a Carezzano è possibile scendere verso Villalvernia e da lì decidere se svoltare verso Tortona o proseguire verso Novi Ligure con l’obiettivo di una visita al Museo dei Campionissimi.
Sicuramente un percorso da affrontare.
Fausto Coppi mio ❤️idolo e passione.
[…] bene di aver pubblicato un pezzo su Storie di Territori dal titolo http://storiediterritori.com/…/dove-si-allenavano…/ per parlare proprio delle strade vicino a casa su cui pedalavano i fratelli […]