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Costante Girardengo morì il 9 febbraio 1978 a Cassano Spinola. Aveva quasi 85 anni. In bici era più di un cannibale: su 289 corse su strada disputate da professionista ne vinse 128, su pista collezionò 965 vittorie, trionfò in sei Milano-Sanremo, tre Giri di Lombardia, due Giri d’Italia con 19 tappe, addirittura nove campionati italiani (si era così abituati a vederlo in maglia tricolore da dimenticare i colori della sua squadra). E fu anche primatista italiano dell’ora con 41,032 nel 1917. Poi diventò commissario tecnico, direttore sportivo e industriale.
Costante Girardengo era nato a Novi il marzo 1893 nella cascina Scarazzolo, sulla Strada di Castel Gazzo, quinto di sette figli, da Carlo e Gaetana Fasciolo.
Costante Girardengo è stato il primo Campionissimo del ciclismo italiano.
Fu campione del ciclismo italiano nove volte dal 1913 al 1925 (esclusi gli anni della grande guerra).

Girardengo
Ha vinto sei volte la Milano-Sanremo, un gran premio Wolber nel 1924 (il campionato del mondo).
Conclusa la carriera sportiva iniziò quella da direttore sportivo.
Nel 1938 in qualità di commissario tecnico portò al successo Bartali al Tour de France.

1 commento

  1. Girardengo è menzionato anche nella famosa canzone di Fabrizio De Gregori, “Il bandito e il campione” in cui si racconta della presunta amicizia tra il campionissimo e Sante Pollastri, un fuorilegge, omicida ed anarchico. Entrambi nati a Novi Ligure da famiglie contadine. Entrambi con la passione delle biciclette, ma con destini diversi.

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