La storia delle città si può leggere per le sue vie, su quelle case antiche e alte, dentro i portoni e su per le scale.
E per le sue strade, a volte non notiamo certi particolari eppure sono ben presenti.
Sui muri della città ci sono testimonianze di momenti tragici vissuti dai tortonesi del passato: ribellioni, insurrezioni e tracce della storia di tempi lontani.

Così è anche per Tortona, cittadina alessandrina

Parlo delle palle di cannone visibili su certi muri. Per la precisione le palle di cannone inserite nell’artistica cornice sono tre.

Una prima palla di cannone è incastonata in Via Puricelli, a ricordo dell’ “ASSEDIO DEL 1643 PER OPERA DEGLI SPAGNUOLI”.

A pochi passi dalla precedente, in Corso Leoniero, altre palle di cannone, addirittura otto, disposte a raggiera intorno ad una lapide marmorea, sono incastonate nel muro perimetrale del Duomo, a ricordo dei proiettili che colpirono la facciata della cattedrale negli assedi del XVII e XVIII Secolo.

In Via Bandello, una piccola via tra l’abside del Duomo e Piazza delle Erbe, su una lapide marmorea con una palla di cannone incastonata al centro sono incise le seguenti parole “ASSEDIO DEL 1781 PER OPERA DI FRANCO PIEMONTESI”. Qui è stata trasferita la targa vista la costruzione dei nuovi palazzi. ( La scritta : Assedio del 1781 per opera dei Franco Piemontesi)

Qui sotto un’immagine d’epoca, di quando la lapide marmorea era in Piazzetta De Amicis. Prima sede della targa.

L’ultima lapide marmorea con una palla di cannone incastonata al centro si trova sulla parete esterna della chiesa di San Giacomo

Queste palle di ferro furono donate al museo quando venne aperto (1903). Aristide Arzano intese valorizzarle ricordando tre assedi che coinvolsero Tortona e per questo furono studiate le tre citate cornici marmoree, opera del marmista tortonese Ferretti. Da ricordare infine, che il doppio assedio del 1642 e 1643 fu il più devastante per Tortona, da quando furono introdotte le armi da fuoco.

E ogni tanto, quando cammino per Tortona, mi guardo ancora intorno, sapete?
Cammino per i vicoli, per questa bella cittadina, cerco le tracce di ciò che è stato.
Forse nascosta in qualche muro, vicino all’immagine di un santo, tra le pietre o sotto alle finestre c’è un lontano ricordo di chi ci ha preceduto.
Già in quel che vi ho citato c’è tanta storia passata. Ma tanta è ancora e sempre da raccontare.

Per le foto si ringrazia Seghesio Giacomo di Tortona

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