Fra le estreme propaggini sudorientali del Piemonte, quasi in prossimità della Liguria, isolato su di un poggio, sorge il castello di Casaleggio Boiro. Si tratta di uno degli edifici monferrini più antichi; alcuni autori lo fanno risalire al X secolo o tuttalpiù all’XI – XII secolo, dotazione abbastanza attendibile poiché certe sue parti, come la cortina merlata di sud-est, il palazzo baronale e l’architrave a bassorilievo potrebbero essere di quest’epoca. Rimaneggiamenti e ricostruzioni devono, in larga misura, aver mutato le strutture originarie; vi sono infatti aggiunte rinascimentali, come la torre tonda di spigolo, ed altre addirittura barocche.

Casaleggio Boiro

L’impianto risulta poco significativo nel suo insieme con la torre quadrata che supera di poco l’altezza delle cortine a cui va aggiunta la torre circolare, elementi questi che non riescono a movimentare la massa piuttosto inerte dell’edificio. Nonostante ciò la struttura del castello di Casaleggio Boiro cosi come quella di molti altri edifici civili o fortificazioni dell’Ovadese e dell’Oltregiogo interessò anche d’Andrade. Questi nel 1880 fece rilievi a carattere documentario di quasi tutti i castelli di queste zone e quindi anche di quello di Casaleggio. Uno dei particolari più interessanti di questo edificio, oltre ad alcune decorazioni a merletto delle bifore è il rilievo in pietra che funge da architrave d’ingresso. In esso sono raffigurati u cavaliere montato ed armato di scudo e lancia ed una dama affiancata da due leoni. Curiosissima è l’arma gentilizia incisa sullo scudo e sulla gualdrappa del cavallo, raffigurante forse una mazza o un martello d’armi. Queste testimonianze artistiche ed architettoniche dell’antichità del castello vengono, come si è visto,anche suffragate dalle fonti scritte. Già da lontano, la vista del castello di Casaleggio è una delle esperienze più significative di una visita ai castelli dell’Alto Monferrato; per chi infatti percorre la << strada dei castelli >> venendo da Gavi o da Ovada, la gran massa dell’edificio si scorge da lontano, discendendo da Mornese o da Tagliolo, in un paesaggio ancora perfettamente integro, con un senso di mistero e aspettativa che può ricordare, a chi ha visitato la Puglia, quello che prende chi si avvicini a Castel del Monte. In effetti il castello di Casaleggio Boiro gode di una situazione paesistica invidiabile, nonchè della qualità, abbastanza rara tra i castelli della zona, di sorgere notevolmente staccato dal paese, totalmente isolato, ove si eccettui una piccola chiesa che giace ai suoi piedi.Questo isolamento porta la sua mole a stagliarsi con un notevole effetto scenografico sul fondale di una verdissima collinetta in una situazione ambientale veramente invidiabile, questa caratteristica fece si che, nel maniero, venissero girate alcune scene di una famosa versione televisiva dei ” Promessi sposi ” diretta da Sandro Bolchi e con attori di fama tra cui Tino Carraro, Marisa Merlini, Lilla Brignone, Paola Pitagora, Nino Castelnuovo. Nello sceneggiato il castello rappresentava il nido d’aquilla dell’Innominato, al quale si reca don Abbondio per liberare Lucia, che vi è rinchiusa.

Le informazioni qui sopra riportate sono tratte dal gruppo Facebook Storia e Arte a Genova 500/700

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