Paderna è un piccolo comune agricolo, posto tra il rio Cornigliasca e il rio Castellania, sulle colline che, sulla sponda destra della media valle Scrivia, digradano verso Tortona.
L’origine ligure del nome significa “altra riva dei pini”, dove padus sta appunto per pino, da non confondersi con Padus, Po o corso d’acqua in genere. In effetti il paese si trova in posizione panoramica, su di uno sperone di terra che si protende dalla sovrastante collina, ed è circondato per tre lati da una ripa. I paesi confinanti più vicini sono Spineto Scrivia, Carezzano e Villalvernia.
Il paese dista dieci chilometri a sud-est di Tortona, e proprio dai tortonesi venne fondato: la prima attestazione è del 1155, allorchè i Montemerlo, signori del posto, accorsero con i propri uomini alla difesa di Tortona, assediata dal Barbarossa; alle origini del borgo dovrebbe però esserci una precedente località, posta tra Paderna e la vicina Spineto, denominata Bosilio, citata in una donazione del X secolo, della cui chiesa con cimitero affiorano ancora i resot in campi arativi.
Fu in seguito feudo degli Spinola, e di proprietà della famiglia Carbone, salvo un breve periodo, tra 1676 e 1688, in cui gli abitanti ottennero il riscatto del feudo.
Paderna conobbe la peste descritta dal Manzoni, che causò 153 morti nel 1630.
[…] fa avevo già scritto qualche riga su Paderna https://www.storiediterritori.com/2018/06/25/sui-colli-tortonesi-paderna/ ed oggi ritengo che meriti di aggiungere qualche informazione […]