Il paese di Brignano Frascata, sulla strada provinciale che collega la città di Tortona con la valle del Giarolo, si trova, nella bassa Val Curone, in mezzo alla natura, il paese di Brignano Frascata.
Collocata sulle rive del fiume “custodita” dall’imponente figura del monte Penola, ricopre una superficie di 17,42 km2 con numerosi frazioni circostanti e con una popolazione di 454 abitanti.
Tutta l’area è interessata dalla presenza di reperti archeologici risalenti in particolar modo all’età del Neolitico; tuttavia le sue origini sono sconosciute: per alcuni il nome deriverebbe da una villa che un romano, “Belenium”, avrebbe avuto in quel luogo, da cui il nome “Belenianum”; per altri dal nome dialettale “Bergnan”, si potrebbe pensare ad un origine preromana come villaggio dei Liguri.
So dell’esistenza del castello e con l’auto mi avvicino. Purtroppo si vede più da lontano che appresso. E non si può vedere in tutta la sua bellezza.
Al paese si riconosce ancora oggi un impronta medioevale per la presenza del castello di Spinetta Spinola risalente al 1300-1400. Fu uno degli antichi fortilizi del contado di Tortona, che seguendo le sorti della vicina città, venne assegnato ai Pavesi dopo la sua seconda distruzione (1164) e quindi ad essa riconfermato con l’atto di riconciliazione nel 1176, nella qual circostanza appare con la denominazione di Balegnano.
Località disabitata e distrutta: questa era la drammatica situazione di Brignano, allorché nel 1375 Galeazzo Visconti, conte di Virtù, con atto redatto nel castello di Pavia, la investiva a Spinetta Spinola q. Lucemburgo.
Fu questi il feudatario, che subito dopo esserne venuto in possesso, diede mano alla riedificazione dell’attuale castello, sul luogo dell’antico fortilizio, probabilmente costituito da una torre a base quadrata, i cui resti vennero incorporati nella nuova costruzione. La passeggiata conduce al borgo sottostante, ad esso collegato da un percorso ciottolato che entrando nel paese, giunge sino alla chiesa di san Giacomo, edificata per volere dei frati cappuccini nel XVII.
Ad oggi pur essendo un’abitazione privata, la proprietà del castello concede all’amministrazione comunale l’utilizzo del giardino interno per manifestazioni di carattere culturale. All’interno è conservata, in parte, la struttura antica. La porta di ingresso al palazzo, che si apre sotto una loggetta nella parte avanzata del fabbricato, è di fattura rinascimentale.
Appena ridiscendo trovo l’antica pompa dell’acqua
Infine, trovo il palazzo del Municipio. Che dire, bello!