“Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di lei, Maria di Cleopa e Maria di Magdala. Vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, Gesù disse a sua madre: Donna, ecco tuo figlio.
Poi disse al discepolo: Ecco tua madre”.
La statua in legno d’ulivo della Madonna “Lagrimosa”, collocata nell’Insigne Collegiata, tanto cara ai novesi, fu scolpita e dipinta, insieme al gruppo della “Maestà del Coro”, dai monaci benedettini, con fatture tipiche dell’arte bizantina. La chiesa fu meta di pellegrinaggi e devozioni dall’VIII Secolo, come è scritto sul manto della Madonna Lagrimosa in lettere greche.
Nel 1484 un incendio doloso danneggiò in parte la Collegiata e le statue portano tutte il segno di quel tragico evento: sette angeli andarono distrutti, la statua della Madonna perse lo schienale del seggio e tutte le altre l’oro che le decorava.
Con un balzo attraverso la storia si giunge dopo l’epidemia di peste del 1630, anno in cui i novesi offrirono alla Madonna un voto come ringraziamento per la sua intercessione nella guarigione dal contagioso morbo.
Chiesero al Vescovo la facoltà di ricordare il miracolo ogni anno il 5 agosto con una grandiosa processione.