Questo periodo estivo è propizio più di altri per fare passeggiate a respirare l’aria buona e godere delle bellezze della natura. Vorrei parlare in questo post del rifugio Orsi.
La costruzione del rifugio iniziò nel 1974 per volontà di Ezio Orsi, uno dei soci del CAI di Tortona, grande appassionato del nostro Appennino, e terminò nel settembre del 1975.
La costruzione si trova a 1.397 s.l.m., sul versante nord del monte Ebro, in un’ampia radura circondata da splendidi boschi di faggio, raggiungibile a piedi dalla colonia provinciale di Caldirola in circa 1h oppure in 30 minuti dalle stalle di Salogni (sentiero CAI 113).
Dal rifugio parte un itinerario breve che permette di raggiungere il crinale tra le valli Curone e Borbera da cui si godono splendide vedute panoramiche (sentiero CAI 114) e sono raggiungibili tutte le vette della zona: Ebro. Chiappo, Giarolo, Cavalmurone, Panà.
L’ affluenza annuale al rifugio è stimata in 2.000 unità suddivise tra escursinisti ed alunni. Il costante aumento delle presenze ha suggerito l’intervento di ricostruzione del rifugio data la sua attuale inadeguatezza e l’esigenza date le sue dimensioni che per i servizi, nonchè per la vetustà della struttura.
La nuova costruzione permette l’ampliamento della ricettività per il pernottamento a 16 posti letto ed un servizio di uso cucina con attrezzatura comune e spazio per il consumo di alimenti e bevande per 40 persone.
L’ Associazione Amici del Monte Ebro gestisce direttamente la struttura oggetto dell’ intervento con l’apporto dei propri soci ripartendo le varie mansioni e seconda della specializzazione di ognuno di essi. La famiglia Fittabile proprietaria del terreno su cui sorge il rifugio ha donato lo stesso all’Associazione.
A tal fine l’ Associazione stessa ha presentato alla Fondazione un dettagliato piano finanziario e di gestione del rifugio.
www.facebook.com/rifugioezio.orsi