Avevo sempre visto le immagini fotografiche scattate e poi pubblicate sui vari siti e mi chiedevo davvero come fosse da vicino. Beh, dopo averla vista dico che l’edificio non è male, ma ciò che sta intorno potrebbe essere molto meglio, con meno disordine, pur comprendendo che in ordine lo è stata di certo, ma ora così non è più. Peccato! Pur essendo un edificio un pò fuori dalle grandi vie di traffico ed il turista la può trovare provenendo da Montaldeo, da Mornese, oppure da Gavi.
L’ex Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure appartiene ad un antico insediamento benedettino a meno di 4 km da Gavi. Dalla fondazione del monastero e poi dell’adiacente chiesa di Santo Stefano sullo scorcio del XII° secolo, per quasi 400 anni, San Remigio è un importante centro religioso ma anche economico e culturale, punto di riferimento per tutti gli insediamenti che si estendevano da Voltaggio a Bosio e poi oltre, verso il mare, attraverso le Capanne di Marcarolo.
Nel XVI° secolo il monastero cessa di funzionare e diventa parrocchia ma è nei primi anni del 1800 che il complesso viene significativamente rimaneggiato sino a raggiungere sostanzialmente l’aspetto attuale: la chiesa è ampliata con l’aggiunta delle navate laterali e, poco tempo dopo, lì accanto, viene costruito l’Oratorio. Nel 1959 inizia un lungo periodo di abbandono della chiesa e di degrado della struttura che culmina nel crollo della copertura della navata centrale.
Nel 1982 la chiesa viene donata al Comune di Parodi Ligure così, grazie all’interessamento delle autorità locali, dell’associazione Italia Nostra e con il risolutivo intervento della Sopraintendenza può iniziare una lunga fase di consolidamento e recupero che consente nel 2010 la riapertura al pubblico.
La chiesa può essere visitata solo su appuntamento contattando il Comune di Parodi Ligure oppure in occasione delle occasioni culturali di vario genere che la chiesa ospita diverse volte all’anno.