Da parecchi anni frequento il paese di Sezzadio per motivi di lavoro. Questo paese si trova vicino a Castellazzo Bormida, a Castelnuovo Bormida, a Predosa, tanto per citare luoghi. Un po' a mezza strada tra Alessandria ed Acqui Terme.
Dietro la fontana il Comune

L’origine del nome “Sezzadio” è ampiamente dibattuta in storiografia. Alcuni (Buzzi e Ricagno) attribuiscono il nome “Sexadium” ad un centro abitato distante sei stadi dalla Via Aemilia Scauri, che collegava Piacenza a Ventimiglia. Altri (Pistarino) sostengono, invece, che tale circostanza non sia provata, in quanto lo stadio non veniva utilizzato come unità di misura stradale.
Fino agli ’20 del Novecento, comunque, la denominazione ufficiale di Sezzadio fu “Sezzè”.

L’oratorio dell’Annunziata

Probabilmente, Sezzadio ebbe origine nel secondo o nel primo secolo a.C., in quanto il territorio sezzadiese si confaceva allo sfruttamento agricolo da parte dei Romani di M. Popilio Lenate. Si potrebbe anche pensare che Sezzadio sia nato intorno al 109 a.C. come una “stazione di posta” dove i viaggiatori romani potevano far riposare i cavalli prima di proseguire il viaggio.

Certamente, Sezzadio divenne più tardi anche presidio militare grazie alle caratteristiche del suo territorio e dell’area circostante. Intorno al 934, a Sezzadio, nacque Aleramo, capostipite dei Marchesi del Monferrato.

Sezzadio risultava Comune già all’inizio del XIII secolo, come si può evincere da una compravendita terriera del 1232, ma solo molto più tardi si dotò di uno Statuto.
Successivamente, il Sindaco fu sostituito dal Podestà (che non poteva rimanere in carica per più di un anno). Sezzadio ebbe un’impronta spiccatamente feudale e la popolazione dovette spesso subire invasioni e devastazioni a causa dei rapporti tra i diversi signori feudali. Nel 1799, Sezzadio subì la dominazione austro-russa e la popolazione patì diverse privazioni di viveri e denaro a causa delle truppe militari.
Dopo la battaglia di Marengo del 14 giugno 1800, Sezzadio rientrò nell’ambito della dominazione francese e la popolazione dovette subire altre onerose contribuzioni.
Nel 1814 Vittorio Emanuele ritornò a regnare sul Piemonte e, naturalmente, anche sul territorio di Sezzadio.
Nel 1857, la linea ferroviaria Acqui Terme – Alessandria era già in funzione e la stazione di Sezzadio rientrava tra le fermate della linea.

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