Una «culla geologica» per sistemi viventi
Fra Pertuso e Persi, lungo la Val Borbera, si sviluppa l’imponente gola scavata dal rio all’interno della formazione dei «conglomerati di Savignone». Si tratta di conglomerati poligenici di età oligocenica, in grossi banchi con stratificazione mal definita, caratterizzati da ciottoli costituiti soprattutto da calcari, dolomie, serpentiniti e lenti arenacee. La formazione origina dallo smantellamento della nascente catena appenninica.
La valle incassata presenta una tipica forma a «V», il letto non supera i 10-15 metri di larghezza. Per accedere al greto del torrente, si prende il sentiero che scende da un parcheggio-area picnic situato lungo la strada che collega Pertuso a Persi, circa un chilometro e mezzo dopo la casa cantoniera «Le Baracche». Sul greto si possono compiere osservazioni si sul tipo di ciottoli presenti (forma, dimensioni, litologia), sia su alcuni aspetti della flora e della fauna di questo ambiente. Interessante la differenziazione delle associazioni vegetali man mano che ci si sposta dal greto ai ripidi versanti. Tra le piante del torrente, la saponaria (Saponaria officinalis), l’ortica (Urtica dioica), l’amarella (Artyemisia vulgaris), l’erba mazzolina (Dactylis glomerate) e, fra gli arbusti, il salice rosso (Salix purpurea). Ai piedi dei versanti la vegetazione si arricchisce di specie tipiche dei boschi ripariali, quali il pioppo bianco (Populus alba) e il pioppo nero (Populus nigra). Verso l’alto compare la tipica associazione del bosco misto a latifoglie. Nelle Strette si possono osservare, tra gli altri uccelli, il martin pescatore (Alcedo atthis), la ballerina bianca (Motacilla alba), la ballerina gialla (Motacilla cinerea) e il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus). L’ittiofauna annovera il vairone (Leuciscus souffia muticellus), il cavedano (Leuciscus cephalus cabeda), il barbo (Barbus barbus plebejus), la trota (Salmo trutta). Anche la fauna bentonica a macroinvertebrati, presente fra i ciottoli immersi nel torrente, offre spunti interessanti.