Una valle che nasconde paesi abbandonati e singolari mulini

Da Vegni (1.051m), la strada comunale è molto stretta e non è percorribile da mezzi di grosse dimensioni, ma raggiungibile con la Provinciale 147 di Carrega e imboccando il bivio poco dopo il ponte sul torrente Agnellasca, si prende la pista forestale che, aggirando il versante occidentale del Monte Carmetto, porta alla frazione abbandonata Casoni di Vegni.

Poco dopo si attraversa Ferrazza, e quindi Reneuzzi, completamente abbandonato.

In mezzo alle case pericolanti, l’Oratorio dedicato a S. Bernardo Abate.

Presso la frazione, area attrezzata per la sosta. Imboccato il sentiero che scende verso il Rio dei Campassi, ri raggiunge, 240 metri più in basso, il Mulino Gelato, costruito all’inizio dell’800 e dotato di un impianto tipo “Pelton” (turbina orizzontale in legno posta direttamente sotto le macine), una testimonianza storica molto rara. Risalendo il rio per qualche decina di metri, un ponticello conduce al “Mulino dei Gatti”, eretto nel 1882 (in cattivo stato di conservazione). Accanto al mulino, area per la sosta. Fra le rocce affioranti lungo il sentiero e fra i ciottoli del greto del torrente si trovano calcari marnosi grigi (calcari di Monte Antola) con tracce fossili (elmintoidi e fucoidi) di organismi bentonici.

Per maggiori approfondimenti:

http://www.paesiabbandonati.it/2012/07/i-mulini-della-valle-dei-campassi.html

http://www.cainoviligure.it/relazioni/sentiero_campassi.pdf

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