Montébore, la sua storia

Montébore è una frazione di Dernice, paesino situato sullo spartiacque tra le valli del Grue e del Borbera. Un angolo del tortonese ancora preservato dall’antropizzazione caotica e contraddittoria dei giorni nostri.

La fama del luogo è legata ad una formaggetta di latte vaccino e ovino dalla storia antichissima. Nell’anno 1489 a Tortona si celebravano le nozze tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Cerimoniere della festa era Leonardo da Vinci, straordinario genio dell’arte e della scienza ma anche attento gastronomo che inserì il Montébore tra le portate di quella nobile tavola. Questa è la storia…se vi pare, così come viene narrata.

Montebore, presidio Slow Food

In poco tempo il Montebore ha acquisito notorietà grazie alla sua originalità. E’ un formaggio grasso, a pasta fresca, prodotto tutto l’anno.

Viene preparato con latte crudo di pecora o latte misto proveniente da razze presenti sul territorio; dalla forma caratteristica a “castellino” (un tronco di cono costituito dalla sovrapposizione di 3-5 formelle di diametri e pesi diversi, rastremati verso l’alto e modellato a forma di castello) e dal sapore antico, può essere gustato fresco (24 ore dopo la salatura), morbido, semi-stagionato (15 giorni), da grattugia (acquista infatti consistenza con la stagionatura) o “cmudò”, ossia mettendo il prodotto avanzato, sminuzzato o grattugiato, e talvolta impastato con un bicchiere di vino bianco, sott’olio d’oliva proveniente generalmente dalla vicina Liguria.

Va detto che la Cooperativa Vallenostra, non è di certo un mistero, ha recuperato sul finire del secolo scorso la tradizionale ricetta di lavorazione dall’ultima depositaria, la signora Carolina Bracco.

www.formaggiomontebore.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.