Sulla sommità del colle dove era situato il castello abbaziale, rimane oggi la torre in buono stato di conservazione. Risalente al sec. XIII, è situata in posizione dominante rispetto all’abitato e dai suoi piedi si possono vedere il Bric Carmagnola, il Monte Leco, il Monte Tobbio, la Madonna della Guardia di Gavi, Monte Spineto, Precipiano e il Castello di Sorli.

Al suo interno vi si accede tramite una porta e sotto il piano davanti all’entrata esiste ancora la cisterna per la riserva idrica, in perfette condizioni. Il suo interno è in pietra a vista, privo di impermeabilizzazione e vi si accede tramite una rottura in una parete.Seppur di grosse dimensioni, 30m cubi circa, in base alla disposizione dei ruderi si ipotizza l’esistenza di una riserva idrica ulteriore in altri vani interrati. L’acqua piovana arrivava attraverso dei fori quadrati posti sulla parete settentrionale ad un’altezza di circa due metri. Sulla stessa parete è visibile, presso l’apertura originaria usata per attingere acqua dai piani superiori, l’incavo rettangolare lungo il quale il secchio poteva essere calato. Sotto la torre vi era anche uno stretto trabocchetto la cui imboccatura è stata cementata. Il castello era parte integrante del complesso monastico di Molo composto dalle ville, il monastero e la chiesa situati fuori dalle mura, in basso sulla strada principale, in località ancor oggi chiamata “Monastero” e con, in alto, il borgo protetto dalle sue mura dotate di una sola porta d’ingresso.

Notizie tratte dal sito: http://www.comune.borghettodiborbera.al.it/ComSchedaTem.asp?Id=30560

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