Ad Arquata Scrivia, la fiera dei SS. Giacomo e Filippo ha tradizione di almeno cinque secoli: è infatti citata su un’apposita rubrica dello Statuto Arquatese del 1496, la “Rubrica de nundinis, sive de feriis fiendis”, assieme alle altre due da tenersi rispettivamente nei giorni di San Bartolomeo (anche questa si svolge ancora ai giorni nostri) e di San Giovanni Battista.
Il sopraccitato articolo dello Statuto ne stabilisce anche la durata, sette giorni, da tre giorni prima a tre giorni dopo quello festivo.

La Fiera di San Giacomo aveva respiro ben più che locale e costituiva uno dei momenti cruciali della vita economica di Arquata. Era cura del Consiglio della Comunità favorirne il buon esito, predisponendo spazi adatti, come la “Piazza del Mercato” (ora Piazza S. Bertelli); inoltre lo Statuto e appositi decreti prevedevano agevolazioni varie, comprese amnistie temporanee ai condannati per debiti, per aumentare l’affluenza di mercanti ed acquirenti.

 

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