Facile trovarselo di fronte di ritorno da Salice Terme, Varzi o la stessa Rivanazzano. Da esso pare quasi che le strade si separino, una prosegue per Casalnoceto, Castellar Guidobono, Viguzzolo e l’altra svolta a sinistra verso la campagna. L’Oratorio di S. Rocco sta lì in mezzo.
L’origine risale al XVII secolo, L’edificio fu patronato dalla famiglia Bischizio che vi detiene il sepolcro gentilizio, come comprova una lapide funeraria posta al suo interno, a sinistra dell’ingresso. La sua facciata è neoclassica, in pietra vista, con piccolo campanile a vela. Il portale è sormontato da un affresco, raffigurante “San Rocco e il cane”.
L’interno è ad unica navata con altare barocco in marmi di vari colori, mentre nell’abside, un grande armadio in noce con intagli è sormontato da una statua di gesso del Redentore. Le volte a crociera del tempio, ne rendono solenne e quasi maestoso l’interno.