Buongiorno al lettore, a tutti Buon Natale! Riflettiamo un po’ di più sul significato profondo delle parole che usiamo e di ciò che comunichiamo. Un buon Natale è un Natale sereno, tranquillo, in cui riusciamo a goderci finalmente dei momenti che non riusciamo a vivere in altri periodi dell’anno, soprattutto con chi ci sta vicino e con le persone che amiamo.

Natale è anche condivisione, vicinanza, gioia di festeggiare qualcosa di importante. E quando eravamo bambini non vedevamo l’ora arrivasse la magia del Natale, delle luci, dell’albero, del presepe e dei regali. Oggi il Natale diventa spesso frenesia, ansia, tensione.

Se si guardano le persone per strada tutti corrono a testa bassa, nessuno che sorride e si gode veramente il Natale. Siamo invasi dalla fretta, sembra che viviamo al rintocco del tempo e siamo sempre in ritardo.
Abbiamo la smania di controllare tutto, siamo ossessionati dal tempo che passa, siamo angosciati da questo scorrere inesorabile del tempo. Viviamo quasi nell’angoscia di non avere il tempo di goderci la vita e basterebbe semplicemente smetterla di essere angosciati e dare un senso diverso al tempo.

Tutto questo correre fisico o mentale distrugge la nostra psiche e anche l’atmosfera del Natale. Tantissime malattie derivano dallo stress in cui decidiamo di vivere, non solo da ciò che mangiamo o da ciò che respiriamo. Fondamentalmente noi siamo le scelte che facciamo, possiamo decidere cosa vogliamo fare della nostra vita e chi vogliamo essere, mentre i bambini no, loro dipendono da noi adulti e abbiamo la responsabilità, non solo della loro salute anche della loro felicità. Per questa ragione i bambini hanno il diritto di vivere la sorpresa dei regali di Natale. Almeno a Natale è importante che credano che esista qualcuno giusto e che sia in grado di rendere felici tutti i bambini del mondo. Hanno il diritto di vivere il loro Natale, quello dei bambini, di chi ha bisogno di una famiglia, di amore, di serenità e di credere ancora in qualcosa di magico, non significa illuderli, capiranno presto in che mondo vivono, significa alimentare la loro speranza e fargli capire la potenza del credere in qualcosa.

Infine, ecco una poesia di Alda Merini, “Buon Natale”, che racconta la gioia per l’arrivo del Natale, soprattutto dei più piccoli, che non manca di avere un pensiero per chi, in giorni come questi, è solo. O  i malati, coloro che soffrono.

A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.

 

 

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