Carezzano ha le frazioni di Carezzano Superiore, Cornigliasca, Perleto, Ripale. Ho fatto una breve visita a Cornigliasca, quasi nascosta sulla vallata verso il territorio appartenente al Comune di Costa Vescovato. É un piccolo nucleo di case, c’è una chiesa ormai chiusa, accanto s’intuisce l’antica presenza di un camposanto, rimane una cappella.
Ho cercato un po’ di storia ben raccontata da Gian Michele Merloni. Si trova scritto che Cornigliasca fosse una località del distretto di Tortona, infeudata ad un ramo della manfredinga stirpe dei signori de Cassano, detta dal possesso de Cerreto, che ebbe giurisdizione sia su Cerreto Grue che su Cornigliasca. Questi nobili il 2 febbraio 1409, come feudatari dei fortilizi che sorgevano nelle due località, sottoscrivevano la lega ghibellina a sostegno delle proprie rivendicazioni e di quelle dei Visconti.
Seguendo le vicende di Cerreto, il borgo nel 1689 era investito ai fratelli Biagio, Alessandro e Carlo Alessandro Busseti, feudatari di Avolasca, nei cui discendenti era destinato a rimanere sino all’estinzione della feudalità (1797).
L’abitato conservava su di un promontorio roccioso un castellaro o più propriamente un ridotto, cui si accedeva per una stretta via (e durante la mia visita non ne ho visto nemmeno traccia), che terminava in un cortile interno, stretto tra le pareti senza finestre delle case circostanti, le quali, a loro volta, avevano la sola entrata dal cortile.
Pochi passi per la via, trovo anche un caratteristico angolo con un torchio da utilizzarsi tempo di vendemmia