Oggi, 4 febbraio, si festeggia Sant’Agata. E c’è un paese qui in provincia di Alessandria che porta proprio il nome di Sant’Agata Fossili.
Il comune di Sant’Agata Fossili è posto sul Preappennino Ligure-Piemontese, sulle colline del tortonese. Il paesaggio è vario, con colline coltivate, boschi cedui e calanchi fossiliferi. Numerose sono le vestigia che indicano l’antica origine dei luoghi. Ha alcune frazioni: Podigliano, Torre Sterpi, Giusolana
Nel 1863 è stato aggiunto l’appellativo “Fossili” in seguito al continuo ritrovamento di fossili del periodo miocenico medio nelle marne di Sant’Agata, argille miste a sabbia finissima e calcarea.
Il centro abitato è stato gravemente danneggiato da una scossa di terremoto verificatasi l’11 aprile 2003 che ha imposto la chiusura del palazzo comunale, della chiesa parrocchiale e di molte abitazioni private. Nel territorio comunale si trovano notevoli quantità di tartufi.
Le notizie sono tratte dal sito vivitortona.it
Che dire ancora…la località, già dipendente da Podigliano, si ritiene cresciuta intorno ad una cella del monastero di Bobbio. Appartenne al Vescovato di Tortona e in feudo prima della famiglia manfredinga Bellingeri, ramo dei signori di Podigliano e quindi nel corso del XV sec. (1409) dei Rampini di S Alosio. Alla prima si deve, probabilmente, l’originaria costruzione, nella parte elevata del paese, di un massiccio fabbricato detto Castello, poi passato, come residenza gentilizia, ai Giacobone, ai Castellini e quindi ancora ai Bellingeri, suoi attuali proprietari.
Dopo la cessione del Vescovato al re di Sardegna (1784), S. Agata il 15 gennaio 1726 veniva infeudata, insieme con Giusolana, a Baldassarre Bossi.
All’interno del castello è stato rinvenuto, in anni passati, uno stemma in pietra, attribuito alla famiglia Giacobone.
Le notizie sono tratte dal testo Castelli, Torri e Luoghi fortificati del Tortonese antico, di G. M. Merloni