Era il mese di febbraio 2016 e La Torre di Carta, la fiera dell’editoria, diventava appuntamento fisso, il secondo sabato di ogni mese, dopo l’edizione “numero zero” di dicembre 2015. La fiera del libro e degli illustratori muoveva i primi passi sotto i portici nuovi in corso Marenco, organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale Librialsole.
Si diceva che La Torre di Carta andava ad aggiungersi a Novantico come appuntamento fisso nel cuore della città.
Edizione dopo edizione, gli eventi si sono susseguiti fino a tutto il 2019. Poi, l’annuncio dalle pagine di un settimanale in questo mese di febbraio: cancellata la “Torre di carta”. Da lì è iniziato il tam tam su tutti i media.
Fino alle ultime edizioni erano diventate più d’una le case editrici che partecipavano all’evento: erano Epoké, Joker, Puntoacapo e Vallescrivia, per citarne alcune.
Provo a fare una citazione: “Quando chiude una libreria è sempre una sconfitta, anche se non era quella che frequentavi abitualmente”. Mi viene in mente vedendo che chiude una libreria proprio a Novi Ligure.
Però, voglio pensare che “La Torre di Carta” riapra i battenti dopo essersi un po’ “incartata”, magari con qualche accorgimento, qualche novità. Non sarebbe male. Le polemiche non aiutano, riflettere un po’ , invece sì.