Scorrendo le pagine di un periodico locale ho scoperto una persona del Territorio e la sua attività. Ora, direte voi, vuoi farle pubblicità. Parlare di persone o territori è fare pubblicità? Per me è condividere una conoscenza. Parlo di Irene Calamante. Titolare di Cuore di Pane a Cabella Ligure, in Piemonte. Ha iniziato l’attività di Cuore di Pane Bio nel 2016. Scrive di aver pensato a Cuore di Pane come ad una realtà biologica e artigianale, che conservi in sè e mantenga viva la storia del territorio.
Allo stesso modo sostiene di aver scelto di collaborare con aziende agricole a Km zero, che producano farine macinate a pietra, provenienti da coltivazioni di varietà di grano antiche e locali. Leggo di lei ancora che la sua produzione non punta alla quantità, ma alla qualità e a valorizzare le ricette territoriali che utilizzano principalmente la lievitazione a pasta madre.
Il laboratorio può realizzare su richiesta del cliente prodotti specifici come ad esempio ricette più tradizionali, così come variazioni, soprattutto per la clientela vegana e intollerante (ad esclusione dei prodotti per la Celiachia).
Sa rendersi disponibile ad incontrare i clienti per far assaggiare il prodotto e informare sulle metodologie di lavorazione, in quanto crede che sia importante rendere trasparente le sue intenzioni e formare all’alimentazione consapevole.
Le porte del laboratorio sono aperte a chiunque voglia imparare a fare il pane per sé, la propria famiglia e gli amici, o anche solo curiosare e mettere le “mani in pasta”.
Ci tiene molto affinché il suo forno possa essere un punto di riferimento per tutti, come una volta esisteva il forno del villaggio, a cui approdavi a fine giornata per cuocere le pagnotte per la tua famiglia.
Crede fermamente che la panificazione non sia un’arte effimera e distaccata dalla quotidianità, ma una pratica generazionale, che rivela il rispetto per la vita e le relazioni umane.
Scrive che ogni ogni volta che rinnova la pasta madre pensa ad Adele, sua nonna, che le ha insegnato a fare il pane.
Ricorda le sue mani nodose eppure delicate che racchiudevano l’impasto come ad abbracciarlo.
Il desiderio è che la sua energia creatrice e protettrice, attraverso le sue mani, raggiunga il suo pane, lo aiuti a lievitare e soddisfi la necessità di bontà delle persone che lo acquisteranno.
Fatevi un giro sul suo sito http://www.laboratoriocuoredipane.bio/labSite/
Io vorrei andare da lei e farmi raccontare qualcosa di più, farmi mostrare come lavora.