Bell’esempio di archeologia industriale, il museo occupa attualmente l’area dell’ex fabbricato della torneria della ditta Orsi, con un’estensione di circa 1.800 mq. Si trova a Tortona, in Via Emilia, 446

L’Orsi, fabbrica di macchine agricole, mosse i primi passi alla fine dell’Ottocento per poi diventare, negli anni ’30 e ’40 del Novecento una realtà industriale di livello nazionale, tra le prime del suo settore.

Nel dopoguerra aumentarono le difficoltà sul mercato e, dopo varie vicissitudini, nel luglio 1964, la ditta fu costretta a dichiarare fallimento.

Successivamente l’area industriale dismessa fu acquistata dal Comune di Tortona ed il complesso subì diverse trasformazioni nel corso degli anni.

L’esposizione permanente è composta da ventidue esemplari della Collezione Orsi e Berri e comprende, oltre al primo trattore “testa calda” della ditta Orsi del 1927, anche trattici, locomobili, pressaforaggi, trebbiatrici e mietitrebbia che documentano tutta la produzione della fabbrica dalle sue origini fino alla fine degli anni ’50.

Museo dei trattori e macchine agricole Orsi, prodotti dai primi del ’900 alla fine degli anni ’50. Autore Fabio Barbalini

C’è comunque una storia che prosegue con la società O.R.S.I. S.r.l. fondata nel 1975 dai fratelli Orsi Carbone, già conosciuti nell’ambito della meccanizzazione agricola per la produzione del primo trattore a testa calda, della locomobile e della trebbiatrice. Una storia che ricorda il marchio ORSI come protagonista della meccanizzazione agricola italiana negli anni ’30 e che affonda le sue radici nel lontano 1881 quando il bisnonno costituì l’Azienda ORSI PIETRO & FIGLIO.

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