Tutto rimarrà intatto. Come se stesse lì ad aspettare che io ritorni; che io arrivi per la prima volta. Tutto ciò che ho già visto e qui ho cercato di raccontare; oppure, quel che non ho ancora visitato, ma è li, come fosse una lista di luioghi ancora da scoprire.
Storie di Territori è un pretesto. E’ un modo per raccontare, per documentare.
Quanti luoghi meritano di essere descritti e quanti, dopo che ne hai letto l’esistenza, non meritano indifferenza.
Vedete, diverse volte mi capita di scrivere di qualche chiesa, di qualche monumento, di un luogo caratteristico che si trova in un paese. Oppure, di un paese stesso.
E’ già la voglia di andarci. E’ già come preannunciare al lettore che il luogo merita per le notizie che ho raccolto, quindi un invito ad andarci, invito che vale anche per me stesso.
E questo lungo periodo di astinenza dal viandare a me pesa. Mi manca! E di Decreto Legge in Decreto Legge io aspetto, sgrano il tempo come fosse la corona di un rosario.
E certamente voi direte: a questo punto manca molto di più, manca tant’altro!
Ci mancherebbe, non discuto.
Ma lasciatemi lo sfogo, quello di chi non ama soltanto parlare stando seduto, ma sui luoghi ci va per visitarli.
E nei luoghi ci son persone, a volte personaggi tutti da scoprire, che magari rendono un luogo ancora più importante.
Aspetterò, lo farò pazientemente, per riprendere il filo del discorso, quasi in diretta.