Quest’anno non ci sarà nessuna rinomata Fiera, sia essa di Arquata Scrivia o di Varzi, per citarne due tra le più famose. Così il 1° maggio si fermerà al puro significato del…perché si fa festa.
La data convenzionale del 1° maggio, quale Festa dei lavoratori o anche festa del lavoro, si stabilì per l’Europa a Parigi nel 1889. In Italia si ratificò la data 2 anni dopo Parigi.
Si tratta di una festa internazionale, infatti si celebra in numerosi paesi di tutto il mondo; si scelse questa data celebrare le lotte dei lavoratori per il miglioramento delle condizioni di lavoro che iniziarono proprio il primo maggio del 1886 a Chicago (Stati Uniti). La battaglia durò per alcuni giorni e culminò con la morte di diversi lavoratori e poliziotti.
Durante il ventennio fascista la Festa del lavoro si festeggiò il 21 aprile; ma nel 1945, al termine del fine del conflitto mondiale, la data tornò ad essere il primo maggio con status di festività civile nazionale.
Ora, siamo sinceri, ci sono attività che non hanno mai sospeso, altre che riprenderanno dal 4 maggio ed altre più avanti ancora. Ma questo periodo che stiamo vivendo incide un segno decisivo sulla salute, sul lavoro e sulle nostre vite. Lascerà una grande incertezza del futuro.