Andrea Scotto, 46 anni, ingegnere, da più di vent’anni opera da volontario come “attivista culturale” del territorio che fu l’Oltregiogo Genovese e oggi è chiamato “basso Alessandrino”. Autore di ricerche storiche pubblicate su riviste specializzate, fondatore nel 2007 dell’Associazione “Amici del Forte di Gavi” che per un decennio è stata protagonista della valorizzazione di questo importante monumento storico, da qualche anno si è dedicato, come divulgatore e come “cicerone” per scuole e associazioni, a far conoscere il ruolo centrale di Novi Ligure e del territorio novese nella storia europea e la bellezza della testimonianze artistiche e architettoniche che tale importanza testimoniano ancora oggi.
Scotto ci invita a “guardare” mettendoci, oltre agli occhi, anche la testa e il cuore. Così facendo, possiamo scoprire particolari e curiosità che rendono speciale il luogo in cui viviamo. Seguendo le orme lasciate da coloro che, per secoli, hanno calcato la nostra medesima terra, scopriremo che anche Novi Ligure ha avuto una storia per lunghi tratti comune a quella di grandi città, e che anche qui, da noi, possiamo identificare una “contrada di parte guelfa”: quella che, pagina dopo pagina, l’autore ci fa scoprire.
In una serie di agili capitoli, Andrea Scotto ci conduce in una passeggiata ideale che parte dall’estrema periferia e arriva al centro storico: sempre attento a fornire una base storica e culturale, ma anche ad illuminare le bellezze architettoniche e artistiche ancora visibili, l’Autore ci fa quindi riscoprire passato e presente della Fraschetta, della Pieve, dell’antico Borgo di S. Pietro, per addentrarsi poi nel centro storico, guelfo e barocco, e parlarci della chiesa di San Pietro e dei conventi del centro.
Libro perfettamente calibrato nei suoi vari elementi, La Novi di parte guelfa dalla Scrivia a Via Roma è ben più di una guida turistica perché, collegando passato e presente della nostra cittadina, ci insegna ad apprezzare il luogo in cui viviamo, che ha contribuito in maniera determinante a renderci parte di una comunità.
Il libro è disponibile nelle librerie cittadine e ordinabile presso l’Editore.
Andrea Scotto, La Novi di parte guelfa dalla Scrivia a Via Roma. Passeggiata storico-artistica tra medioevo e Barocco, pp. 76, puntoacapo Editrice, Pasturana 2020, € 12,00
Val la pena di formulare all’autore qualche domanda per conoscere qualcosa di più in anteprima su questo lavoro.
Ciao Andrea, ho letto nel sottotitolo che si tratta di una passeggiata storico-artistica tra Medioevo e Barocco, di cosa si parla nello specifico?
Il libro segue, come “fil rouge” un percorso dalla campagna novese fino al centro della città, un cammino che diventa occasione per incontrare storia e bellezza di una parte significativa della nostra città.
Perchè scrivere questo libro? C’era un vuoto storico nel raccontare di questa parte di Novi Ligure? E, soprattutto di questo particolare periodo?
Parlando di libri, più che “storico” il vuoto era “divulgativo”: ho provato a colmare questa lacuna prima con le lezioni – gratuite – tenute grazie a Cisl e agli amici di “FormaCivicaNovi” e poi narrando la storia dei luoghi più belli di Novi all’interno dei luoghi stessi. Mi ha fatto davvero piacere che da parte di questo lavoro sia nato questo libro, e sono onorato che esso sia ora tra i titoli di “Puntoacapo” Editrice.
Quanto tempo c’è voluto per raccogliere il materiale e poi metterlo in stampa?
Poco, considerando il tempo di qualche mese impiegato nella stesura; tanto, se penso che, per arrivare a questo racconto, ho dovuto studiare un bel po’ , e riflettere su ciò che avevo imparato per correlarlo con ciò che guardavo.
Ci sarà una presentazione al pubblico di questo volume e quando?
Certamente, una volta che, terminata l’emergenza, la si potrà organizzare come si deve.
Chi dovrebbe acquistare questa pubblicazione?
Ho pensato a questo testo per chi ha ama questa città e vuole viverla, e non semplicemente abitarci.
Posso chiedere se ci sarà in cantiere in un prossimo futuro un’altra pubblicazione sulla storia di Novi Ligure? Chiedo questo perchè ho la speranza che questo libro possa essere l’incipit per la personale biblioteca di ogni novese al fine di conoscere meglio la propria città.
A Dio piacendo, si. Grazie per l’intervista, e un affettuoso saluto a chi segue “Storie di Territori”.