La Fase 2 scandita in almeno 3 date. Quella iniziale del 4 maggio, cui fa seguito il 18 maggio e col 3 di giugno siamo davvero a buon punto. Da lì in poi manca davvero più poco.
Oggi possiamo dire che arriva la Fase 3, o se preferite la Fase 2 bis. Lunedì 18 maggio, dopo la parziale riapertura del 4 maggio, è la nuova data da segnare in rosso nel graduale e laborioso processo di ritorno alla normalità. Una piena normalità non ci sarà nemmeno stavolta, inutile illudersi, ma nel decreto del governo non mancano importanti novità: intanto, come è noto, riaprono negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e centri massaggi e ci sarà la possibilità per i cittadini di andare nelle seconde case.
Anzi, di più: il Governo nel decreto che ha validità dal 18 maggio al 31 maggio, ha deciso che tutti gli spostamenti all’interno del territorio regionale (e dunque non solo per raggiungere le seconde case o per i “vecchi” motivi di necessità, urgenza e salute, indicati nelle varie autocertificazioni) non saranno soggetti ad alcuna limitazione, fatte salve le misure di contenimento più restrittive adottate da specifiche aree del territorio regionale, soggette a particolare aggravamento della situazione epidemiologica. E ovviamente con l’assoluto divieto che permane per i soggetti sottoposti a quarantena perché positivi al virus. Solo dal 3 giugno dunque, dopo il ponte del 2, sarà possibile muoversi anche tra una Regione e l’altra, salvo diverse disposizioni legate al rischio epidemiologico in determinate aree. E dal 3 giugno si riaprono anche le frontiere tra gli Stati dell’Unione europea. Il 25 maggio tocca a piscine e palestre (seguendo ovviamente i protocolli di sicurezza), il 15 giugno a teatri e cinema.
Stamattina sono entrato in una chiesa, poi un’altra ed un’altra ancora. Ho visto che tutti si sono preparati per la ripresa, a partire da domani, delle funzioni religiose con presenza di fedeli. E ci sono regole ben chiare.


Ho visto cittadine rianimarsi, ma con una specie di timore. Dopo due mesi prolungati ci si sente protetti solo in casa propria

E mi ha ha pure colpito – uno fra gli altri – leggere un cartello apposto sulla vetrina di un negozio.

C’è chi ha ringraziato perché il proprietario del negozio ha deciso di venire incontro all’affittuario che tra le mura conduce attività per il proprio lavoro. E così facendo domani potrà riaprire.