A Cabella Ligure, l’Amministrazione Comunale, in un’ottica di solidarietà sociale, nonché sussidiarietà finalizzata a sostenere l’economia del territorio, per fornire un sostegno alle attività economiche, che operano sul territorio del Comune, soggette a chiusura obbligata per effetto delle misure restrittive adottate con provvedimenti del Governo e/o della Regione Piemonte nel periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19, mediante concessione di un contributo a fondo perduto, dell’importo minimo di € 500,00, con possibilità di incremento, sulla base del numero delle istanze pervenute ed entro il limite delle risorse stanziate in bilancio.
Con l’erogazione del suddetto contributo il Comune intende dare un piccolo aiuto, alle attività economiche, a sostegno dei costi fissi (affitti, utenze) e delle spese straordinarie legate al rispetto delle misure di contrasto e contenimento del Covid-19 che gli operatori commerciali dovranno affrontare con la riapertura delle attività (come ad esempio, l’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale ad uso del personale, la sanificazione degli ambienti di lavoro, l’acquisto di attrezzature per l’adeguamento dei locali al contingentamento ed alle misure sanitarie, etc.), tale misura si va ad affiancare altre misure contributive e agevolazioni emanate a livello nazionale e regionale per fronteggiare l’attuale crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria da “COVID-19”.
Il contributo sarà assegnato, su presentazione di domanda al protocollo dell’Ente, entro le ore 12:30 del 6 luglio 2020, da redigersi, nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. nr. 445/2000, mediante utilizzo dell’apposito modello pubblicato sul sito istituzionale del Comune; da destinarsi in favore delle seguenti categorie di attività economiche:
a) esercizi per il SERVIZIO ALLA PERSONA (barbieri e parrucchieri, istituti di bellezza e centri benessere, attività di tatuaggio e piercing);
b) esercizi di COMMERCIO DI VICINATO DEL SETTORE NON ALIMENTARE (ad eccezione delle attività di cui all’allegato 1 DPCM 11 marzo 2020;
c) esercizi pubblici della RISTORAZIONE (ristoranti, pub, pizzerie, bar, pasticcerie, attività di ristorazione connesse alle aziende agricole);
d) Attività di agriturismo (strutture ricettive connesse alle aziende agricole);
Naturalmente andranno soddisfatti alcuni requisiti che il Comune ha definito, però è un bel modo di venire incontro, essere d’aiuto alle attività del tessuto economico del paese.