C’è una rassegna denominata ‘Castelli Aperti’ che quest’anno festeggia il 25° compleanno. La rassegna, che prevede l’apertura da aprile a ottobre di una cinquantina tra dimore storiche, musei, palazzi, giardini e torri, ha saputo negli anni affermarsi sia a livello regionale che nazionale. Quest’anno ‘Castelli Aperti’ è iniziata con oltre un mese di ritardo. Nonostante il periodo difficile, le strutture del circuito si stanno organizzando per garantire un sistema di visite che rispetti le linee guida nazionali per la prevenzione e il contenimento.

Tra le proposte offerte dagli organizzatori una visita interessante è presso Palazzo Lignana di Gattinara a Rivalta Bormida.

Palazzo Lignana di Gattinara, a Rivalta Bormida, sorge in fondo alla Contrada Lunga, ora via Giuseppe Baretti. L’edificio, dalla facciata sobria ed elegante, rappresenta un tipico esempio di dimora gentilizia dell’Alto Monferrato, di impianto tardo gotico con modifiche secentesche come attestato dalle iscrizioni nel loggiato.

Originariamente, la struttura comprendeva anche il corpo di fabbrica a levante e costituiva
nell’insieme, unitamente al chiostro (hortus conclusus),

la residenza patrizia, mentre nell’area a settentrione si trovava la corte con i fabbricati rurali. Nel corso del Cinquecento, il palazzo divenne la residenza dei nuovi feudatari di Rivalta Bormida, i conti Lignana di Gattinara, discendenti del Cardinale Mercurino Arborio di Gattinara, Gran Cancelliere dell’Imperatore Carlo V, investito del feudo nel 1521.

Nel 1680, con l’acquisto del feudo da parte di Giacomo Ottaviano Ghilini marchese di Maranzana, la proprietà venne alienata dagli eredi dei Lignana di Gattinara, i conti Sannazzaro e i nobili Arribaldi Ghilini che la cedettero ai Chiabrera.
Dal portale secentesco, varcato il portone in legno di noce, si accede alla Loggia degli Esposti (XVI-XVII secolo), così denominata in quanto presenta al suo interno la cinquecentesca edicola in pietra che alloggiava la ruota degli esposti, in origine collocata presso il monastero di San Teobaldo di Asti.

Il loggiato affaccia su un piccolo e incantevole giardino all’italiana, ridisegnato sulla base del mappale del XVIII secolo. Di particolare interesse lo scalone con affreschi (XVIII secolo) e la cappella marchionale che raccoglie dipinti e oggetti di famiglia (XVIII e XIX secolo).
Attualmente, Palazzo Lignana di Gattinara è sede della Fondazione Elisabeth de Rothschild.

La visita guidata comprende il loggiato, lo scalone che ospita una quadreria con ritratti di famiglia del XVII-XIX secolo e le due mostre permanenti curate dalla Fondazione:

Orgoglio e Pregiudizio: duemila anni di storia ebraica attraverso le fonti storiche
Attraverso preziosi documenti originali e di grande interesse storico, appartenenti al Fondo privato Elisabeth de Rothschild, ripercorre gli ultimi duemila anni della storia ebraica, dall’antico Regno di Giudea alle Comunità della Diaspora sino al moderno Stato di Israele.

Per Vitam ad Mortem: il ciclo della vita nella famiglia nobile del XIX secolo
Ospitata nella cappella marchionale, racconta la quotidianità di una famiglia nobile del XIX secolo che vede l’intrecciarsi di storie e vicissitudini dai marchesi Lucerna Rorengo de Rorà ai marchesi Asinari di San Marzano e Cantono di Ceva, dai baroni Franchetti de Rothschild ai marchesi Cambj Voglia e Durazzo, attraverso una selezione di oggetti di famiglia, dei loro carteggi privati e dei dipinti che scandiscono il circulus vitae nel periodo tra Romanticismo e Belle Époque.

Ringrazio il Presidente della Fondazione Elisabeth de Rothschild, Yehoshua Levy, e la responsabile Formazione e Cultura Ruth Cerruto per aver condotto la visita guidata.

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