Novi Ligure è città che si fregia di avere il Museo dei Campionissimi. L’avete già visitato? Qui ve ne parlo.
Di fronte al Museo c’è il piazzale intitolato ai Veterani dello Sport ed in fondo, su una cabina dell’Enel c’è, da nemmeno un mese, quel che si definisce un murale ispirato a Fausto Coppi.
E’ il risultato del contest «Muri parlanti», iniziativa lanciata dai quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX per celebrare il centenario della nascita del Campionissimo del ciclismo.
Il premio, rivolto ad artisti e street artist amatoriali, che aveva come obiettivo raccontare,
in modo non convenzionale, il personaggio che fece sognare più generazioni con le
sue imprese.
Tra i venti bozzetti selezionati dalla giuria (composta da Maurizio Molinari, Luca Ubaldeschi, Maurizia Rebola e Riccardo «Rik» Guasco), ne sono stati scelti tre che si trasformeranno in veri e propri murales nei luoghi del cuore dell’Airone, vale a dire Novi Ligure, Tortona e Castellania.
Per la città di Novi il vincitore è Andrea Levaggi, architetto di Cogorno, con un’opera densa di riferimenti simbolici. La parte superiore è delimitata da triangolazioni che rappresentano le grandi montagne domate dal campione, quella inferiore da una polilinea che stilizza la forma della Riviera, luogo di allenamento, villeggiatura e delle grandi imprese alla Sanremo.
In mezzo, il verde delle colline, della culla di nascita di Fausto. Nel verde vola un Airone con il bianco celeste dell’uomo solo al comando”, il rosa, il giallo che insieme all’iride e al tricolore tanto hanno vestito l’uomo di Castellania sulla sua bicicletta. Sul monte, in ultimo, lo stilema della chiesetta del Ghisallo a memoria di pagine storiche scritte al Lombardia.
Su di un lato una scritta che rappresenta il riecheggiare ai megafoni di Sanremo nel 1946, più di tutte impersona la grandezza di Fausto Coppi: “In attesa dell’arrivo del secondo trasmettiamo musica da ballo”.
C’è anche il contributo della ditta Boero che ha fornito gratuitamente il materiale necessario alla realizzazione dell’opera.