Nella posta ho ricevuto una storia, che è quella di Fratel Costantino De Bellis, fondatore dell’associazione Europea “Amici di San Rocco”. E’ firmata da Benedetta de Vito. Segue un comunicato della segreteria dell’associazione europea amici di San Rocco. La lettura è interessante, c’è anche il riferimento di un sito su cui andare per cercare di approfondire.

Sul Tavoliere delle Puglie, a pochi chilometri da Foggia, c’è un piccolo paese tutto olio, burrata e farina, che porta il poetico nome di Stornara, per via dei tanti storni che vi disegnano in cielo le loro peripezie e che vi abitano.

Un paese di sole, benedetto dal suo Santo Patrono, San Rocco. In questo paesino della Capitanata, a vocazione agricola, nel giorno di San Lorenzo, quando dal cielo piovono le stelle dei desideri, è nato, nel 1968 V Costantino De Bellis.

E ora, invece di guardar la fotografia del Costantino di oggi, che è, da molti anni, il motore spirituale dell’Associazione di San Rocco, facciamo un passo indietro tutti assieme per ritrovarlo, piccino, nel suo paese natale, Stornara appunto, e magari davanti alla stupenda chiesa bianca, essenziale, quaresimale di San Rocco.

Eccolo, Costantino, bambino e poi ragazzino, il 16 agosto, nella notte accesa dalle luci per la festa del Patrono, nel dolce suono delle campane, sotto gli archi di luminara apparecchiati per il passaggio della macchina del Santo.

Tutto gli parla nell’anima di Dio, ma ancora lui, piccino, non lo sa. Non sapeva che, molti anni più avanti, a un crocicchio del suo andare, avrebbe fatto l’incontro supremo. E San Rocco lo avrebbe, per così dire, portato sulle spalle. “San Rocco è il mio sicomoro – dice infatti Fratel Costantino – su cui sono potuto salire per vedere meglio il Signore”.

Un lungo cammino, quello di Fratel Costantino, cominciato, in purezza di cuore, quando gli occhi bambini suoi si riempivano di quelli, bellissimi e miti, di San Rocco, per come appare nella stupenda statua che si può ammirare ancora oggi a Stornara. E’ pura gioia, per tutti i devoti, visitare il Museo di San Rocco a Capriati a Volturno, fondato proprio da Fratel Costantino, dove lo sguardo dolce del Santo ci abbraccia per ogni dove e ci segue e ci ispira… Quel bimbo curioso, affascinato dal Santo, era già tutto del Signore, ma non lo sapeva. La verità doveva fiorire in lui, nutrita dall’acqua del cielo. Occhi negli occhi, dunque, e poi giù cuore a cuore, lasciando un semino che doveva sbocciare. Il Signore ha le sue vie misteriose, i suoi tempi che noi non sappiam decifrare.

A Costantino aveva riservato d’esser pellegrino, come Rocco, lungo le strade tortuose del mondo. E visse nel mondo. Divenne sott’ufficiale dell’esercito, poi ebbe un’esperienza editoriale e altre vicende che lui solo conserva in fondo al cuore. Noi sappiamo solo, e ci basta, che un giorno, grazie a un libro, che gli arrivò di certo portato da un angelo, si ritrovò, già uomo fatto, faccia a faccia con San Rocco, scoprendo in lui una “perla preziosa” della Comunione dei Santi. Fu amore da subito e per lui e per il Signore, Costantino divenne Fratel Costantino. Abbandonò il mondo, girò le spalle a carriera, successo e guadagno e si mise al servizio del Signore. Tutto suo. E’ il 1999.

Costantino sente che la sua missione è radunare in un’unica, grande associazione tutti i devoti di San Rocco. Sotto la guida pastorale del parroco di San Rocco a Voghera Monsignor Manlio Achilli, ebbe un’idea che doveva portar molto frutto. Nell’ubi maior, lascio la parola a Fratel Costantino: “Presto mi resi conto che nella Chiesa mancava un’associazione di fedeli che promuovesse le virtù eroiche di San Rocco, uno dei santi più venerati nel mondo, e volli condividere questa mia scelta con i tanti devoti, che non volevano mantenere statica e stanca la loro fede e il loro amore a San Rocco. Con la guida di mons. Achilli, parroco di Voghera, li invitai ad un incontro di fede e di spiritualità al quale parteciparono 700 persone provenienti da diverse parti d’Italia. Iniziai poi a visitare le comunità dove era maggiormente vivo il culto verso San Rocco, al fine di formare gruppi di preghiera che dessero vita ad una nuova realtà che prese il nome di “Amici di San Rocco”. Che ora, in tutto il mondo, sono 30 mila, dalla Svizzera all’India.

Dieci anni dopo, nel 2008, Costantino divenne Fratel Costantino ed emise i voti perpetui di fedeltà, castità e obbedienza. Tutto Suo, per sempre. Sul suo cammino, portato dal cielo, altri nuovi maestri, accompagnatori spirituali, padri. Monsignor Filippo Tucci, rettore emerito della Chiesa di San Rocco a Roma, che così racconta l’opera di questo instancabile e tenace religioso: “Convinto che l’associazione e i gruppi Amici di San Rocco nella dimensione del Concilio Vaticano II devono essere strumenti idonei per la nuova evangelizzazione in un mondo che cambia , inizia a coinvolgere in particolare il laicato cattolico per un cammino di conversione per accogliere il Vangelo nella propria vita e rendere testimonianza nell’attuale società”.

L'incontro di fratel Costantino de Bellis e Papa Francesco
L’incontro di fratel Costantino de Bellis e Papa Francesco

Un’altra grande guida spirituale di Fratel Costantino è stato Monsignor Pietro Farina, Vescovo di Caserta, ora scomparso e molto rimpianto da tutti gli amici di San Rocco. Intanto, cammina, cammina, Fratel Costantino, in compagnia di San Rocco, arriva al cuore della gente, i piccoli e i grandi, e persino del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo ha voluto conoscere e lo ha convocato al Quirinale. E per chi vorrà conoscerlo, come chi scrive, non resta che andare a Capriati a Volturno dove vive e dove aprirà, per gli ospiti, le porte del bel museo iconologico di San Rocco, dove in santa devozione potremo pregare con lui il piccolo-grande pellegrino di Montpellier.

Benedetta De Vito

Noi , Amici di San Rocco, non siamo soli: facciamo parte di questa grande famiglia sparsa in Italia e nei paesi dell’Europa, che condivide gli stessi ideali, la medesima fede, lo stesso sguardo sul mondo, che cammina verso un’unica direzione che tutti ci accomuna, la meta finale del Regno dei Cieli. Ed è proprio in questa famiglia, tra questi stessi amici di San Rocco che noi passiamo trovare la forza e l’aiuto per continuare il cammino affrontando le tante difficoltà che ci scoraggiano: come ben sappiamo anche nei nostri gruppi troviamo notevoli incomprensioni ed ostilità da parte di coloro che pure dovrebbero guidarci a vivere la fede, difficoltà tra gli stessi iscritti che magari non partecipano con la dovuta frequenza ed impegno alle attività comuni, arrivismi e meschinerie tra persone che dovrebbero seguire quel Gesù morto da ultimo fra gli ultimi. Molti gruppi, pur iscritti all’Associazione Europea, non partecipano agli incontri comuni. Eppure sappiamo che la sequela a Cristo è tutta qui, nel prendere un piccolo pezzo della croce di Gesù, come diceva San Pio da Pietrelcina, costituita dalle pigrizie nella vita di fede,da quelle amarezze e da tutti quei problemi che nascono anche tra di noi, portandolo dietro a Lui, come Lui, con le spalle piegate e piagate, feriti ma capaci di giungere sulla vetta di ogni nostro calvario e rimanere inchiodati alla croce fino a ad avere il cuore spaccato dall’amore. Così, siamo tutti invitati a continuare il cammino, a confrontarci ed aiutarci portando i pesi gli uni degli altri, come il Cireneo portò la croce, anche se controvoglia, fin al Calvario e facendo unità tra i gruppi e nell’Associazione stessa, come San Paolo che pur discordando da San Pietro mantenne intatta l’unità della prima Chiesa. Guidati in questo nostro cammino dal Procuratore Fratel Costantino, vogliamo fare comunione con lui e nei gruppi, dando un medesimo passo a questa famiglia: nel Medioevo, i pellegrini come San Rocco non camminavano da soli ma si muovevano in gruppo, per difendersi, farsi forza e non rischiare di sbagliare direzione, guidati da uno che aveva già percorso quelle medesime vie. Allo stesso modo lasciamoci guidare dai consigli, dalle indicazioni ed dai richiami di colui che guida l’Associazione,sapendo che da soli non possiamo farcela. Abbiamo tutti bisogno in umiltà di una persona amica come Fratel Costantino, che ci sproni e ci indichi la direzione verso cui andare.

La segreteria dell’associazione europea amici di San Rocco

http://www.amicidisanrocco.it

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