L’altra sera c’era il Consiglio Comunale a Villalvernia. Ci sono andato. Tranne l’impedimento a partecipare per le limitazioni del COVID19, ho sempre cercato di assistere per una questione di affetto antico verso questo paese di cui conosco quanto basta.

Purtroppo alle sedute dei Consigli Comunali nei piccoli paesi la presenza di pubblico è un lusso per pochi. Chissà, forse l’orario, l’altra sera erano le ore 19, o forse più semplicemente si delega totalmente agli amministratori locali ogni momento della vita del paese in cui si decidano regole o si amministrano denari pubblici.

Certo, gli argomenti sono tutti importanti. Prendi ad esempio il Regolamento della videosorveglianza, si parla di 9 telecamere installate sul territorio, per la sicurezza degli abitanti, ma ad ascoltare l’altra sera ha prevalso maggiormente l’uso per il controllo di chi getta i rifiuti negli appositi contenitori e, talvolta, non rispetta. Se lo fa con diligenza, bene; altrimenti viene segnalato e multato.

Ancora di sicurezza, ma sulle strade stavolta, riguardante la velocità dei veicoli. Il Comune, con l’ausilio della Polizia Municipale di Novi Ligure e delle apparecchiature associate ai VeloOK, ha emesso contravvenzioni ai trasgressori già da tempo. Ma ora, la Provincia, ente proprietario delle strade, attende che le vengano gli trasferiti metà degli introiti di quanto incassato. Anche in maniera retroattiva. Quindi non c’è margine. E l’Amministrazione vedrà il da farsi.

Si è parlato di COVID solo per dire che c’è una maggiore entrata di €44.000 in arrivo dallo Stato. Nessuno ha chiesto come è stato l’inizio del nuovo anno scolastico in paese. Chissà poi perché!? Però, si sa che i piccoli paesi sono ancora un’isola felice rispetto ai grandi centri.

Non c’è stata discussione su nessun punto in particolare, ma spiegazione e ascolto. Oltre alle alzate di mano, naturalmente.

Ad assistere c’era qualche persona, perfino il parroco e due persone di fuori. In totale tante persone quanto le dita di una mano. Forse perché all’ultimo punto, riguardante le comunicazioni del Sindaco, si è trattato di informare i presenti in merito all’opera costruita su legno e raffigurante lo stemma del Comune di Villalvernia.

L’opera, posta sul tavolo davanti al Sindaco, è stata donata dall’artista sig. Nedo Poggio.

Il Sindaco, Franco Persi ha rivolto queste parole: «L’opera che ho il privilegio di ospitare in questa sala consiliare è stata donata dal sig. Nedo Poggio, artista abitante a S. Agata Fossili, ma particolarmente affezionato al nostro paese.

Da oggi il Comune di Villalvernia può così annoverare nel suo patrimonio culturale una ulteriore suggestiva opera. Si tratta di una scultura su legno raffigurante lo stemma di Villalvernia.

Tutti noi ringraziamo riconoscenti il sig. Poggio e la sig.ra Antonella per questo gesto di grande gentilezza e vicinanza che riveste significativo valore civico in quanto dono fatto alla collettività».

Nedo Poggio ha ringraziato per le belle parole rivoltegli dal Sindaco e, dapprima ha rimarcato come essendo lui nato a Villalvernia e lì vissuto fino a sette anni, ha poi ricordato il significato dello stemma del Comune che, secondo Decreto, ha questo significato: “Trinciato alla banda di rosso sulla trinciatura, sopra di nero alta torre d’argento merlata aperta e finestrata del campo; sotto d’azzurro la cometa d’oro serpeggiante in palo ed un fiume fluttuoso d’argento in punta; la banda attraversante, il tutto sormontato dalla corona marchionale”.

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