A Villalvernia, in Via Domenico Carbone, da una settimana ha riaperto l’edicola del paese! Ci son voluti ben più di quattro mesi di attesa, questo il tempo in cui i villalverniesi hanno dovuto fare a meno di un quotidiano o una rivista, salvo andare nel paese più vicino.
Ora, si chiama QUADERNICOLA e si definisce non solo una semplice edicola. Libri, giornali, riviste, articoli di cartoleria e giocattoli. Un un piccolo piacere quotidiano per grandi e piccoli!
Proviamo a fare una riflessione: le edicole rappresentano un punto fermo nella nostra geografia urbana, luoghi di riferimento che tracciano la mappa dei nostri paesi e delle nostre cittadine.
A partire dalle cittadine fino ai centri più grandi molte edicole hanno chiuso senza più riaprire.
Quale la causa della sparizione delle edicole? E ancora, le edicole sono in crisi come punti vendita oppure è l’identità stessa dell’edicola che si sta indebolendo? Dubbi legittimi, domande senza una risposta.
Nei piccoli centri ci sono meno chiusure perché la vendita di giornali è sempre abbinata a commerci diversi.
In questi anni, le edicole, per evitare la chiusura, hanno iniziato a vendere souvenir, giochi, biglietti di autobus, figurine, trasformandosi in una sorta di bazar che poco ha a che fare con un punto di offerta “culturale”.
Beh, io dico, l’importante è che ci siano e continuino ad esistere.
Le edicole svolgono una funzione di interesse pubblico: nei piccoli paesi rappresentano un presidio sociale come le poste e il bar, mentre nelle città, rappresentano un punto di riferimento del quartiere, un luogo in cui ritrovare il senso di città e di comunità.
Nei paesi, soprattutto, le edicole sono luoghi di abitudini consolidate della quotidianità, dove le persone vanno regolarmente, spesso acquistando lo stesso giornale che l’edicolante si ricorda puntualmente quale sia.
Le persone che ci lavorano dentro conoscono il quartiere o il paese intero, se di piccole dimensioni, osservano la gente che passa, sono sempre presenti così da rappresentare una sicurezza.
Quando un’edicola chiude, un quartiere, un borgo, una piazza si impoveriscono di quel capitale relazionale di cui la vita collettiva avverte il bisogno, si svuotano di quella socialità insita negli spazi dove la comunità si ritrova.