Il post intitolato La fede ai tempi del #Covid19 ha destato interesse, ma anche voglia di esprimere altri punti di vista. Pubblico qui di seguito alcuni pensieri che ho ricevuto via e-mail

Leggendo alcune riflessioni sulla fede al tempo del Covid il primo pensiero che affiora è:

la fede è paziente. Ci aspetta. E se è vero che dai tempi della prima coscienza dell’uomo “toglie la paura dell’ignoto e di quello che non possiamo spiegare”, è vero anche che genera un desiderio di vita. Amplia il significato della vita: è l’essenziale che completa e ci accompagna. Ci aiuta a rimanere in un piano spirituale che ci fa camminare nella quotidianità con la consapevolezza che cielo e terra sono indivisibili. E’ rimanere nel circolo virtuoso dl bene, dell’aprirsi agli altri, nell’aiuto vicendevole ora più che mai necessario.

La fede è preghiera: Gesù prega. Che bisogno ha Gesù di pregare? E’ la forza che ne deriva. Serve una forza paziente e buona per superare questi tempi, in cui si pensa che le cose spirituali siano meno concrete di quelle che possiamo vedere.

La fede per aprire le porte del nostro sentire e divenire chiese umane in uscita, pensare ad un Rinascimento.

Agnese

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