Di tanto in tanto mi piace fare una visita lassù al Santuario di Monte Spineto o Montespineto. Ecco, oggi era una giornata particolare. Salendo pareva proprio di andare in cielo e guardando verso il basso si vedevano tratti di territorio avvolti da nubi o nebbie basse. Suggestivo!

Che panorama!

Mi piace lasciare l’auto in un parcheggio giù in basso, proprio dove inizia la salita e le prime cappelle della Via Crucis. E’ bello salire a piedi e respirare. Guardare verso l’alto ed ogni tanto voltarsi indietro.

L’idea è di arrivare e trovare la chiesa aperta, magari per una visita.

Appena prima della chiesa la strada è interrotta, c’è praticamente una voragine verso il basso, risale ancora ai danni che fece l’alluvione nell’autunno di un anno fa. Nessuno ha più fatto nulla. Purtroppo!

E forse è per questo che, quando arrivo di fronte alla chiesa, la trovo chiusa. Che peccato!

Il santuario si trova sulla sommità di Monte Spineto, tutt’intorno c’è il bosco.

Il santuario sarebbe stato eretto, per voto popolare nel 1155, quando gli abitanti sfuggirono alle incursioni dell’esercito di Federico Barbarossa rifugiandosi sulla vetta del monte e ponendosi sotto la protezione della Beata Vergine Maria.

L’uscita dalla Scala Santa

L’edificazione della piccola cappella ricorda il miracolo della colomba foriera di pace che qui svolazzò durante l’assedio del Barbarossa.
Il santuario, caduto in disuso, venne restaurato nuovamente come voto per scampato pericolo, nel 1642.

Fu monsignor Paolo Arese detto il “Santo”, Vescovo della Diocesi di Tortona tra il 1620 ed il 1644, a voler la costruzione di un Santuario dedicato alla Nostra Signora di Monte Spineto.

Altre cappelle della Via Crucis lungo il percorso

Sorse così l’attuale Santuario, a tre navate e tre altari, che dall’alto domina il territorio circostante.
Purtroppo il tempio fu più volte oltraggiato da saccheggi e devastazioni. Molto violenti furono quelli del 1799 da parte delle truppe francesi. Nello stesso anno, per ridurre il rischio di ulteriori e peggiori profanazioni, si decise di spostare la statua della Madonna nella chiesa di Stazzano ove rimase sino al 9 agosto 1801, data in cui fu riportata a Monte Spineto. Tra il 1839 e il 1840 il Santuario fu ampliato costruendovi le due arcate di fronte e nel 1866 se ne adornò la facciata.

Nel 1896, San Luigi Orione, in penitenza, salì sul monte con una corda al collo tirata da un suo alunno, un gesto penitenziale del quale si tramanda
ancora oggi il ricordo, con la tradizionale “Festa della corda”, destinata in modo particolare a sposi e fidanzati.

L’immagine imponente dell’intera struttura

Nel 1929 fu inaugurato l’ospizio, opera del compianto monsignor Guido, per mezzo secolo infaticabile sostenitore del culto della Madonna di Monte Spineto. Nel decennio tra il 1960 e 1970, per volontà di monsignor Rossi, a suo tempo vescovo di Tortona, il complesso che sorge accanto al Santuario fu interamente rinnovato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.