Cotechino e lenticchie. Chissà quanti di voi lo serviranno in tavola tra oggi, stasera e domani. Si associano bene ed entrambi sono visti come portatori di cose buone, chiamatela fortuna se volete.

Le lenticchie hanno fama di essere una pianta molto rustica e resistente, quindi simbolo di lunga vita, c’è poi l’usanza fin dall’epoca romana di fare dono ai propri cari di un sacchetto di lenticchie con l’augurio che si trasformassero in monete d’oro durante l’anno.

Ci ha fatto sapere Luigino Bruni – su LA STAMPA di domenica – che la coltivazione in Piemonte risale al Medioevo, ma verso la metà del secolo scorso è stata praticamente abbandonata. Le zone più adatte alla coltivazione sono piccoli appezzamenti di terreni magri e semi-aridi difficilmente utilizzabili per pascolo e coltivazioni orticole.

Le piante delle lenticchie venivano falciate in estate quando cominciavano a ingiallire, sull’aia della cascina, poi battute con un attrezzo e separate dai baccelli.

Le lenticchie sono originarie del Medio Oriente e sono uno dei legumi più antichi che l’uomo abbia conosciuto e coltivato. Ricche di sali minerali e proteine.

Da una decina di anni è ripresa la coltivazione in Val Grana e nelle vicine valli cuneesi. Le lenticchie piemontesi sono piuttosto rare da reperire sul mercato, per le basse rese di produzione ed alti costi della manodopera necessaria per la gestione, di solito vengono coltivate al Centro e al Sud dove hanno resistito in zone più difficili da sfruttare per un’agricoltura intensiva.

Vorrei citare qui una segnalazione di Confagricoltura, dal 2018 l’azienda agricola biologica Torre Claudia sui Colli Tortonesi in Val Curone, a cui fa capo l’agriturismo Casa Tui, ha iniziato una modesta produzione. Lenticchie piccole dal colore variegato sia rosse che verdi. Dopo una notte di ammollo si possono far cuocere.

Altra metafora di fortuna e abbondanza è il maiale con il cotechino e lo zampone. Quali le differenze? Apparentemente diversi, il ripieno è lo stesso: carni suine magre, fresche alle quali si aggiunge della cotenna tenera, sale, spezie ed aromi con una concia tradizionale.

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