La scena realizzata a partire dal 1754 dallo scultore barocco ovadese Luigi Fasce per l’altare del SS. Crocifisso della Chiesa di S. Pietro a Novi Ligure (AL) intreccia due piani: quello narrativo e quello allegorico.
Il primo è contenuto nella nicchia centrale dove Luigi Fasce ha “rimodellato” un Cristo Crocifisso, e aggiunto ai piedi della Croce due statue in legno raffiguranti la Madonna Addolorata e S. Giovanni Evangelista: sullo sfondo, uno stuolo di angeli piangenti realizzati in stucco danno alla scena una profondità che non sarebbe altrimenti concessa dai ristretti spazi a disposizione.
All’esterno della nicchia centrale, due statue allegorie, una raffigurante l’Amore, l’altra la Misericordia, realizzate da Luigi Fasce nelle due nicchie laterali, “visualizzano” il messaggio che sta alla base dell’intera scena e che è riportato da tre cartigli: “Sic dilexit” (“Così ha scelto”, in cima alla nicchia centrale) “misericordia motus” (“mosso dalla misericordia”, sotto la nicchia a destra) “amoris magnitudine” (“dalla grandezza dell’amore”, sotto la nicchia a sinistra).
Fonte di informazione Andrea Scotto