Intanto vorrei scrivere che quando pubblicai un articolo su Vho, frazione tortonese, dopo esserci andato, aver fotografato gli angoli – non tutti – e messo in evidenza le principali peculiarità, questo divenne un o degli articoli più letti e condivisi. Eccolo:

Ora sono qui a scrivere di un comunicato del Comune di Tortona, per dire che:

Il consiglio direttivo del club “I Borghi più belli d’Italia” ha accettato la richiesta presentata dal Comune di Tortona di riconoscere la frazione Vho tra i Borghi onorari per gli anni 2021 e 2022. Già nella guida del 2022 Vho sarà presente nella sezione “Borghi piemontesi” con una sezione contenente territorio, storia e immagini.

Dai suoi 210 mt di altitudine sul livello del mare, Vho gode una vista spettacolare sui campi coltivati e sui vigneti che disegnano i versanti delle colline che lo attorniano, tratteggiando sapientemente il territorio Tortonese.
I primi riferimenti storici si trovano negli “Statuta Civitatis Dertonae”. Altri riferimenti si trovano nel corso del IX secolo quando la Signora del paese, di nome Teberga, donò i propri beni in Vho (scritto Vau) alla Chiesa Maggiore di Tortona.

Il Castello, posto al centro dell’abitato, era attorniato da un fossato che lo percorreva perimetralmente e disponeva di un ponte levatoio che dava accesso all’arco di ingresso. La proprietà del castello di Vho passò agli Zenone, già Signori di Castel Ceriolo così come dimostra un’iscrizione visibile ancora oggi, che sancisce la loro proprietà e che cita testualmente “Castel Zenone”.

Nel corso degli anni, il fossato che attorniava del castello fu in parte interrato e diede vita ad uno stagno: questa pozza, che raccoglieva le acque piovane e veniva utilizzata dalle donne del paese per fare il bucato e per abbeverare gli animali, nel racconto popolare divenne “il mare di Vho”. Modo di dire ancora oggi in uso per indicare quel luogo che, dopo il definitivo interramento nel 1930, è diventato un’area particolarmente gradevole presso cui sostare per ammirare il paesaggio.
La bellezza e la singolarità del borgo di Vho stanno nella posizione e nel paesaggio che lo circonda: qui, per la particolare tipologia del terreno ed esposizione al sole, si producono ottimi vini bianchi e rossi. Il vitigno preminente è il Timorasso: nelle cantine presenti nel borgo è possibile degustare questo vino color dell’oro denominato Derthona, tesoro inestimabile della tradizione e della storia del luogo.

A Vho, dove è molto attiva la SO.M.S. (Società Mutuo Soccorso), tutti gli anni si organizza, a fine estate, una sagra dedicata al piatto tipico: l’agnolotto (anlôt) tortonese.
Fa parte della tradizione del borgo anche il “Carnevale Vhoese”, il più antico del Tortonese, festeggiato il Martedì Grasso i cui primi cenni storici risalgono agli inizi dell’Ottavo secolo.

Per informazioni e approfondimenti: www.vho.it

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