Tra arte e scienza: la meridiana di Novi Ligure (1797 – 1806) aggiunta alla facciata del palazzo del nobile genovese Bendinelli Negrone (prima del 1740)

Accanto alla Chiesa Collegiata, affacciato sulla medesima piazza, l’edificio di Palazzo Negrone è frutto della ricostruzione di una struttura più antica, appartenuta fino al 1661 alla famiglia ghibellina novese dei Girardengo. La facciata dipinta a finte architetture (secondo lo stile barocco genovese) è stata commissionata dal nobile genovese Bendinelli Negrone negli anni Trenta del XVIII secolo al quale sono state aggiunte a fine Settecento due meridiane.

Quella a sinistra è realizzata con la suddivisione “astronomica” delle ore che usiamo abitualmente oggi, e riporta i nomi dei mesi secondo il calendario introdotto dai rivoluzionari e abolito da Napoleone nel 1806.

Quella a destra utilizza i nomi del nostro abituale calendario, ma riporta le ore secondo l’uso “italico”, che faceva finire il giorno non alla mezzanotte, ma al tramonto (ad esempio, il 14 febbraio iniziava al tramonto di quello che noi oggi consideriamo il 13 febbraio).

Sotto ciascuna meridiana vi è l’analemma, la linea “a otto” che indica la correzione da applicare rispetto all’ora solare locale.

Sopra le meridiane, un affresco raffigura una figura femminile identificata con molta probabilità con Urania, figlia di Zeus e Musa di Astronomia e Geometria (come sembrano indicare il sestante e altri strumenti raffigurati accanto a lei): con la mano destra indica il Sole, con la sinistra regge una corda con la quale tira qualcosa che i danni del tempo non ci permettono più di identificare.

(notizie tratte da AA. VV. “Palazzo Negrone a Novi Ligure” a cura di B. Merlano e C. Spantigati, edito dal Comune di Novi Ligure nel 1991).

E’ notizia recente che verifiche preliminari hanno consentito di rispondere in positivo alla domanda: ma queste meridiane funzionano ancora dopo più di duecentoventi anni?

Molteplici sono i fattori che avrebbero potuto compromettere il loro corretto funzionamento – ad esempio lo spostamento accidentale degli stili (i fori e fessura nelle lamine di metallo) durante i lavori di restauro della facciata.

Con la preziosa collaborazione del sig. Andrea Scotto e con la collaborazione del Sole che proprio nel giorno dell’Equinozio era splendente nel cielo sereno sopra Novi, è stata scattata una serie di fotografie – con le indicazioni di Theo Hermsen appassionato di orologi solari – che hanno permesso di trarre questa conclusione, seppure preliminare.

E’ in fase avanzata la stesura di un documento che spiegherà in dettaglio il funzionamento delle quattro meridiane, i quattro sistemi di ore inglobati (ore francesi, ore solari vere, ore italiche e ore francesi rivoluzionari – quest’ultimi un’importante e storica testimonianza) e come ‘leggere’ queste meravigliose meridiane.

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