Sono ormai passati tre anni da quando pubblicai uno scritto inerente il paese di Carbonara Scrivia, in particolare della sua “rocca”. L’incipit iniziale era così: “Spicca per rarità tipologica il Dongione (o castello-torre) di Carbonara Scrivia, piccolo borgo adagiato sulle propaggini collinari che increspano il versante orientale della Valle Scrivia, a poca distanza da Tortona”. Il resto lo trovate qui di seguito:

Il “dongione” di Carbonara Scrivia | Storie di Territori

Ora torno a scrivere di Carbonara Scrivia e della sua famosa “rocca” grazie ad una iniziativa che sta muovendo i suoi primi passi al suo interno. Ho avvicinato Monica Cusmano – che insieme al marito Marco Dell’Era si occupano della condotta Slow Food di Tortona – ideatrice di un progetto denominato “Tasting Wine & Food”, per farmi spiegare di cosa si tratta.

Monica Cusmano

L’idea iniziale è partire dal Territorio

“In pieno lockdown quando gli animi erano immersi in mille pensieri tutt’altro che positivi ho cercato di non lasciarmi sopraffare dalla paura e dall’ansia, occupandomi della mia famiglia e della mia passione in primis “il Territorio”. Da parecchio tempo desideravo riunire tutti i produttori sotto lo stesso tempo in una sorta di vetrina che permettesse a chiunque di vedere quanti vini e quanti prodotti abbiamo qui nel Tortonese. Ma pensandoci bene mi sono chiesta perché non coinvolgere anche il Gaviese? Dopotutto il Gavi viene prodotto da uva cortese e noi le coltiviamo, inoltre anche a Gavi si è iniziato a piantare Timorasso e allora che senso ha dividerci?”

Cosi è nato “Tasting Wine & Food”?

“Esattamente! Tutti insieme appassionatamente quindi nel progetto “Tasting Wine & Food”.

Metto insieme le idee che ho in mente e le sottopongo dapprima al Sindaco di Carbonara Scrivia, Flaviano Gnudi, che da subito mi dice “Carbonara c’è” quindi passo il progetto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che – come per incanto – se ne innamora e prima di Natale mi conferma la volontà di sostenere Slow Food”.

Così, arriva l’ora del Dongione come sede?

“Proprio così! Con un entusiasmo che riempie l’anima e il cuore inizio a realizzare la piantina del piano terra del Dongione, quindi passo a sottoporre il progetto ai produttori del Tortonese e del Gavi che da subito, nonostante il Covid rispondono entusiasti uno dopo l’altro. Ed eccoci qui al Dongione che oltre ad essere diventato ufficialmente la sede Slow Food, ospiterà circa 150 etichette di vini (del tortonese, del Gaviese e dei produttori Langhini che hanno iniziato a piantare Timorasso) più tutti i prodotti del “Territorio” marmellate, farine, formaggi, salumi, mieli, caramelle, cioccolato, baci dorati, birre, prodotti da forno ecc.”

Davvero unica come location…

“Si, unica nel suo genere e che si prefigge di diventare il “Faro del Territorio”: un luogo di cultura, di corsi e di degustazioni aperte a tutti coloro che avranno sete di conoscere la nostra terra, la sua storia, i suoi vini , i suoi prodotti e Slow Food. Questo è solo l’inizio di un percorso che non si è dato limiti in quanto il progetto può espandersi ed e aperto ad idee e collaborazioni”.

A quando l’apertura ufficiale?

“Aspettiamo il via libera per l’ inaugurazione e poi definiremo le aperture”

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