L’Immacolata in ghirlanda di fiori accoglie i visitatori all’ingresso del convento. È una tela in formato ovale del pittore barocco Stefano Camogli detto il Camoglino che ha vissuto e lavorato a Genova nel 1600.
Il quadro ha lasciato temporaneamente la Pinacoteca per il restauro curato dallo Studio Martino Oberto e finanziato dall’Associazione L’Arcangelo.
Nel tempo sono molti i sostenitori dell’Associazione nella sua attività di tutela e promozione della Pinacoteca di Voltaggio.
Vediamo chi era Stefano Camogli
Stefano Camogli, detto “Il Camoglino” (Genova, 1610 ca. – Genova, 1690/1709) è stato un pittore barocco di nature morte, animali e scene di mercato e dispensa. Ha anche dipinto piccoli dipinti di storia. Era un collaboratore regolare di Domenico Piola che era suo cognato.
Poco si sa dei primi anni di vita di Camogli. La sua data di nascita esatta non viene registrata. Camogli era un apprendista di Jan Roos, un pittore fiammingo che risiedeva a Genova dove si era fatto un nome e sposato una donna del posto. Jan Roos era stato allievo di Frans Snyders ed era specializzato in nature morte e scene di mercato. Roos gestiva una grande bottega dove aveva molti assistenti tra cui Giacomo Legi, un altro pittore fiammingo di nature morte.
Genova era all’epoca una fiorente città portuale dove viveva un gran numero di potenziali mecenati e collezionisti. C’era una grande colonia di artisti fiamminghi che risiedevano o passavano per la città e facevano affidamento sulla rete di artisti e commercianti fiamminghi affermati per trovare mecenati e commissioni. Questi artisti fiamminghi che includevano Anthony van Dyck hanno avuto un’influenza importante sullo sviluppo dell’arte di genere nella città.
Camogli ha sposato Angiola Piola. In seguito divenne il primo insegnante di Domenico Piola che aveva 17 anni più giovane di lui. Camogli e Domenico Piola divennero frequenti collaboratori di composizioni.
Ha lavorato per mecenati aristocratici e inglesi nel loro Grand Tour.
Stefano Camogli era un maestro della pittura floreale, nature morte di frutta e animali, che dipingeva in modo molto veritiero. Ha anche dipinto dipinti di genere di dispense e mercati in uno stile ispirato dal suo insegnante Jan Roos. Come il suo maestro Roos, anche Camogli fu capace di dipingere la figura umana come si evince da una serie di dipinti storici a lui attribuiti.
Le sue opere sono caratterizzate dalla loro attenta osservazione, combinazioni di colori brillanti, morbidezza al tatto e minuziosa attenzione ai dettagli. Era particolarmente abile nel rappresentare gli animali in modo espressivo e realistico. Probabilmente ha avuto accesso alla serie di disegni di animali del pittore di animali italiano Sinibaldo Scorza che era presente nella bottega di suo cognato Domenico Piola.
Il lavoro di Camogli fu influenzato anche da Giacomo Legi, un altro artista fiammingo che si formò e lavorò anche nella bottega Roos di Genova. L’opera di Legi Una scena di mercato è citata direttamente in una composizione denominata Il Mercato(collezione privata genovese) eseguita dal giovane Domenico Piola con la collaborazione di Stefano Camogli. Camogli e Piola collaborarono regolarmente alle composizioni di cui Camogli si occupava degli elementi di natura morta e Piola delle figure. Ne sono un esempio l’Allegoria dell’Estate (Collezione Torriglia Chiavari, Palazzo Rocca) e l’Allegoria della Pace e dell’Abbondanza (Collezione privata). Camogli collaborò anche come pittore di fiori e nature morte a composizioni con il suo maestro Jan Roos, in particolare negli anni Trenta del Seicento.
Notizie da wikipedia