Al Comune di Novi Ligure è pervenuta una proposta da parte del Senatore della Repubblica Luca Briziarelli con la quale viene illustrata la proposta di “legge quadro per la valorizzazione e la promozione del volo da diporto e sportivo e dell’avioturismo” connessa alla proposta di costituzione di un Comitato Promotore di una Associazione denominata “Città dell’aria”.

L’Associazione avrebbe lo scopo di conservare e mantenere “vivo” il patrimonio storico delle città legate all’aviazione, facendolo conoscere al mondo e trasformandolo in un volano per il futuro.

Considerata la storia, la vocazione sociale e sportiva della città di Novi Ligure legata alla presenza sul territorio di enti, associazioni e strutture legate al mondo aeronautico, della sua cultura e lo sviluppo economico del territorio perseguite dall’Ente Comunale, sono coerenti con le finalità e gli obiettivi del Comitato promotore per la costituzione dell’Associazione Nazionale “Città dell’Aria”.

Inoltre, l’adesione a tale Comitato Promotore si ritiene che possa contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio; in aggiunta, l’adesione al Comitato non implica impegni onerosi per l’Ente e che, altresì, non implica l’adesione automatica alla costituente Associazione “Città dell’Aria”, per la cui eventuale adozione si rimanda ad un successivo atto.

In buona sostanza il Comune di Novi Ligure ha deciso per l’adesione al Comitato Promotore per la costituzione dell’Associazione “Città dell’aria”, promosso con la proposta di Legge quadro sul volo turistico. Sono stati individuati quale referente istituzionale il Dott. Andrea Sisti, Assessore alla Cultura e al Turismo e quale referente tecnico amministrativo la Dott.ssa Lorenza Barbara Monocchio, Dirigente VIII e V settore.

La storia dell’Aeroporto “E.Mossi” Novi Ligure

Quaranta ettari di terreno tra Novi e Pozzolo, 1600 metri di pista d’atterraggio. L’aeroporto di Novi Ligure è una grande zona della Città, che sarebbe dimenticata se non ci fosse l’associazione “Volo a Vela” che si dedica ai meravigliosi alianti. L’aeroporto ha una lunga storia. Dopo i primi pioneristici voli del 1911, nel 1916 il governo decide la costruzione di un campo di aviazione militare in città. Viene realizzato, con la partecipazione della amministrazione comunale, in Borgo Crimea, lungo la strada per Pozzolo.

Il 17 luglio 1917 il nuovo impianto venne consegnato al comandante del 133° squadriglia aeroplani. Nell’agosto del 1918 sul campo di Novi atterra l’aereo guidato dal pilota casalese Natale Palli, che si sta facendo onore con Francesco Baracca. A bordo con lui c’è Gabriele D’annunzio, il vate.

L’anno successivo a fare tappa a Novi è il direttore del “Popolo D’Italia” Benito Mussolini, a bordo di un bimotore S.V.A. Finita la guerra, il campo di aviazione di Novi viene classificato “campo di fortuna”: la costituzione dell’arma aeronautica è ancora di là da venire. A Novi resiste il Gruppo Aviatori Novesi, che vede nel Signor Angelo Filippi il suo uomo di punta.


Nel dopoguerra c’è il periodo migliore della struttura novese. Novi è scalo intermedio delle linee civili Trieste-Alghero e Roma-Torino, a servizio di Genova che ancora non ha il suo aeroporto.

L’aeroporto di Novi è stato usato anche per un importante esperimento scientifico: il 12 ottobre 1954 dalla sua pista si alza un pallone aerostatico costruito dall’università di Bristol, in volo verso gli strati più alti dell’atmosfera terrestre. Appeso al pallone, un armadio pieno di lastre fotografiche. Il pallone ricadrà qualche ora più tardi, abbattendo un albero.

Si trattava di un esperimento che passò alla storia con il nome di G-STACK. Una ricerca fondamentale per la fisica delle particelle a cui la città ebbe l’onore di partecipare fornendo la base di lancio. Nel 1990 si affaccia un progetto di rilancio dell’aeroporto novese: Civilavia propone di investire sulla struttura e farne una struttura al servizio della provincia, oltre che di attrezzarlo per elisoccorso e protezione civile. Un gruppo di cittadini raccoglie un migliaio di firme, sostenendo che una maggiore attività della struttura porterebbe fastidio e rumore. Il consiglio comunale di Novi si spacca tra chi vede nel rilancio una occasione di sviluppo del territorio, e chi lo vede come un danno. Alla fine non se ne farà nulla.

Nel 2005 l’area militare dell’aeroporto entra fra i beni che il demanio definisce alienabili. Il comune di mostra il suo interesse, proponendo che le strutture vengano adibite a servizi: nuova sede per vigili del fuoco e croce rossa. Ma ancora una volta non se ne fa nulla. La zona novese è anche natìa per valorosi piloti: il serravallese Luigi Bailo, che attacca da solo Tobruk; Eugenio Mossi, a cui viene intitolato l’aeroporto, nativo di Spineto Scrivia e distintosi in nella grande guerra. Divenuto collaudatore, precipita durante la prova di un nuovo veicolo a Collegno, a soli 30 anni; Dino Barella, nativo di Borghetto Borbera, anche lui distintosi nella grande guerra.

Ad oggi dei 40 ettari di superficie dell’aeroporto, 2,5 sono di proprietà demaniale e occupati dalle vecchie strutture militari. La palazzina un tempo adibita a caserma ha una impronta di mille metri quadrati e si sviluppa su tre piani. Stupisce l’architettura delle strutture aeroportuali dell’epoca, con grandi finestre e terrazzi per osservare il cielo.

Oltre alla palazzina principale ci sono altre costruzioni: due casette e tre hangar per totali 2500 metri quadrati. All’interno molte testimonianze dei tanti militari che hanno passato tempo lì: le ultime richiamano il 4° scaglione del ‘93. Anche se formalmente non ci fu più attività militare dal 1976, per molti anni ancora un piccolo numero di militari restò a sorvegliare la struttura.

I riferimenti sopra citati sono tratti dal sito novionline.ilpiccolo.net e risalenti al 2014

L’aeroporto di Novi Ligure, attivo dai primi anni venti, ospita dal 1970 l’Associazione Sportiva Volo a Vela Novi (ex Associazione “Fulvio Padova”) oggi realtà predominante sul sedime aeroportuale con migliaia di voli nell’anno. La pista in erba è lunga 1050m con orientamento 18/36 e supporta aeromobili con peso fino a 2000 Kg.

L’aeroporto è posto geograficamente al confine tra pianura padana e i primi rilievi degli appennini genovesi. L’area quindi offre possibilità di volo in pianura, ma anche di sperimentare il volo in montagna sull’appennino.

 L’Associazione è base di partenza per voli sia locali che di durata. Durante l’alta stagione i nostri soci più esperti, tra i quali annoveriamo importanti campioni della disciplina, si sono spinti spesso a diverse centinaia di Km, sia verso l’Italia centrale che in Francia.

L’area di volo offre innumerevoli possibilità di campi atterrabili, oltre le diverse aviosuperfici e aeroporti a noi vicini, come Acqui Terme, Alessandria, Tortona, Voghera, e Francavilla Bisio.

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