In viaggio su strade pavesi, a poco più di due km da Godiasco, in valle Ardivestra, proprio lungo la strada, s'incontra la chiesa di San Zaccaria, con evidenti fattezze romaniche.
Un cartello dice che c’è la S.Messa di festivo, sarà ancora così?

Mi informo sulla sua storia ed alcune note tecniche ed architettoniche.

Gli anni l’hanno colpita duramente: a lungo trasformata in magazzino agricolo, con un soppalco retto da putrelle e un piano superiore, aveva conservato al suo interno una cappelletta, con alcuni bei capitelli romanici. I restauri hanno ridato unità al volume dell’edificio, ma ne hanno ridotto molto il fascino, e la pessima sistemazione del piazzale antistante, con la campana issata su un traliccio metallico, non rende certo giustizia al monumento.
Pare sia raramente aperta. Eppure dev’essere bella da visitare al suo interno.

Un po’ di storia

La Pieve romanica di S. Zaccaria è situata in località Giarone, una delle frazioni di Rocca Susella. E’ attestata come pieve già dal XII secolo e sempre intorno al XII secolo fu probabilmente costruito l’edificio originario. E’ infatti menzionata sin dal 1198 nella nomina a pieve con una bolla papale di Innocenzo III, lo status di pieve è anche attestato nei cataloghi dei vescovi di Tortona. Dalla pieve di San Zaccaria dipendevano molte parrocchie della Valle Ardivestra e della Val Staffora ancora fino al 1700, tra cui le parrocchie di S. Eusebio, Montesegale, Sanguinano, S. Giovanni di Piumesana, Groppo, Susella e Godiasco.

Vi erano riservate le funzioni liturgiche, da cui dipendevano altre chiese e cappelle che non possedevano il battistero. Nel 1806 viene declassata a semplice parrocchia e successivamente venne anche sconsacrata e adibita a cascinale. Lo stile è romanico lombardo, ma la struttura ha subito il passare del tempo, con un lungo stato di semi abbandono, ma anche di trasformazioni e restauri. In particolare l’ultimo restauro è iniziato nel 1964 ed è terminato solo nel 1998. Di interesse i particolari in arenaria del portale strombato, scolpiti a bassorilievo, ricordano i famosi rilievi delle chiese pavesi.

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