Sono interessanti le informazioni fornite da Gian Luca Motta circa il paese di Basaluzzo
Nel 1895 quando Pietro Vernetti scrisse la “Storia di Basaluzzo” l’abitato constava di 360 case, in cui abitavano 400 famiglie per un totale di 2000 anime.
La nomenclatura delle vie era la seguente:
- Via Umberto I: che attraversava tutto l’abitato sboccando nel Vallone dopo aver rasentato la casa comunale, la chiesa ed il castello;
- le contrade Palestro, Solferino e Orazio Zuccotti, quelle dei Bianchi, di San Rocco, di Fresonara e di Francavilla;
- nella località detta il Vallone vi è la contrada Sopra le Ripe e quella del Canevaro che rasentando la canonica, sbocca davanti al castello nella strada provinciale
Le piazze erano: - Piazza della Chiesa, il posto fiancheggiante la chiesa e già cimitero vecchio;
- Piazza Mazzini a forma di triangolo e dove avevano sede il forno ed il pubblico pozzo comunale;
- Piazza Vittorio Emanuele, uno spazio più lungo che largo che partendo da via Umberto I arrivava dove si dipartiva via Francavilla. Qui avevano sede il Regio Ufficio Postale e Telegrafico, la casa del Barone Alessandro Bianchi e nelle occasioni delle feste patronali si ergeva il padiglione per il pubblico ballo.
- Piazza dell’Oratorio: un largo o spazio dirimpetto all’Oratorio di Sant’Antonio.
Oggi tanti nomi sono cambiati: via Umberto I è via Marconi, via dei Bianchi è via Roma, il Vallone è via Bianchi, le Ripe sono via Paleari e il Canevaro è via Pellucchi.
La piazza della Chiesa non esiste più e lì sorge il Monumento ai Caduti. Piazza Vittorio Emanuele è piazza Garibaldi, lo spazio occupato dalla casa del Barone Bianchi è un’area verde realizzata recentemente e la piazza dell’Oratorio è uno slargo senza nome.
Nell’immagine la piantina di Basaluzzo oggi.