Torre Sterpi è una frazione di Sant’Agata Fossili, si trova sui Colli Tortonesi. Probabilmente è un luogo poco conosciuto perché occupa un fazzoletto di terra con un piccolo nucleo di case.
Ma per vedere qualche panorama di campagna o fare una breve passeggiata vale la pena sostare un po’. E voi direte: già, ma come ci si arriva? Da Carezzano, imboccando la strada che sale a Sant’Agata, rima di svoltare a destra per Podigliano, altra frazione di cui ho già detto, si svolta per Torre Sterpi.
Sorta alquanti secoli fa sul versante settentrionale dell’odierna circoscrizione comunale di Sant’Agata Fossili, lungo la china che da Podigliano scende al rio Castellania e guarda a Carezzano, ecco la borgata di Torre Sterpi.
Forse della sua storia non risulta granché degno di nota per le cronache, se non per dire che il nucleo abitato di Torre Sterpi fu incorporato insieme con Podigliano nella parrocchia di Sant’Agata., dopo che questa fu eretta nel 1575. Ma, a causa della sua lontananza, i fedeli – tranne che in caso di battesimi, di matrimoni e di funerali – continuarono a raccogliersi per le loro professioni di fede nel vicino oratorio di Podigliano.
Sempre secondo la storia, verso la fine del XVI secolo, il minuscolo villaggio conta una trentina di abitanti. Qualche decennio dopo, nel 1630, la peste colpirà duramente, così come quelle di Podigliano, anche le poche case di Torre Sterpi. Uscita dimezzata dal tragico evento la popolazione risalirà lentamente la china demografica sino a recuperare ed a superare le dimensioni precedenti sul finire del Seicento, quando avvertirà l’urgenza di reperire nuovi spazi: nel 1703 rimarranno in trentasette tra quelle mura.
Lungo la via si vede, come già ho detto, un nucleo abitato di poche case. Si vede ancora il segno di quando, nel 2003, ci fu il terremoto.
Per la via ho trovato una donna che vi abita e mi ha raccontato qualche cosa. Le case abitate sono cinque, davvero poco. Lei ha messo la sua in vendita.
C’è una chiesetta attaccata ad una casa, appartiene ad essa. Si festeggia la Madonna della Guardia il 29 di agosto. E’ una buona occasione per poterla visitare, l’unica data forse in cui si apre la porta.