di Gian Luca Motta
San Rocco nasce a Montpellier tra il 1345 e il 1350 da un’agiata famiglia. Ventenne perse in breve tempo entrambi i genitori, quindi distribuì i suoi averi ai poveri e si incamminò in pellegrinaggio verso Roma.
Nel tragitto verso la città eterna si imbatte’ nell’epidemia di peste che attraversava l’Italia e Rocco anziché fuggire si dedicò a curare i contagiati. Giunto a Roma vi rimase tre anni curando presso gli ospedali gli ammalati. Ripartito da Roma, a Piacenza contrasse la peste e si ritirò in una grotta dove sarebbe sicuramente morto di fame, ma venne in suo aiuto un cane che tutti i giorni gli portava un tozzo di pane. Guarito, ripartì per la Francia, ma giunto a Voghera venne arrestato e imprigionato. Rimase in prigione per 5 anni e morì il 16 agosto tra il 1376 e il 1379.
La cappella di San Rocco è piuttosto antica. Nella relazione per la Visita pastorale del 1751 e nel libro del Catasto del Comune di Basaluzzo fra gli edifici di culto si annovera la cappella di San Rocco. Sempre nella relazione del 1751 si dice che nel giorno della sua festa si fa la processione.
La cappella al suo interno presenta un altare in mattoni e un bel quadro raffigurante San Rocco pellegrino.
Anche quest’anno la tradizione si è ripetuta con la Santa Messa celebrata dal parroco don Graziano.