Metti una domenica mattina in cui val la pena di salire su a Cassano Spinola, ma in quella parte che si chiamò Gavazzana. Metti che ti accorgi esserci un cielo giusto ed una vista che buca l'orizzonte. Metti pure che - nonostante la premessa iniziale - ti chiedi perché non ci sia granché di persone oltre te. Fossimo nelle Langhe, sarebbe tutt'altra cosa. Ma tant'è!

Il Belvedere San Martino attornia la chiesa parrocchiale di Gavazzana – massì, chiamiamola ancora così – con belle piantumazioni e accenni di giardino all’italiana; nelle giornate serene consente una vista spettacolare sulla pianura alessandrina fino alla maestosa cerchia delle Alpi.

La parrocchiale di San Martino Vescovo (Sec. XIX) 

La Chiesa di San Martino viene eretta in forme pseduo romaniche nel 1867 per volere di Don Ambrogio Daffra, sulle rovine dell’antica struttura fortificata («castello») distrutta nel XIV secolo.

La Chiesa parrocchiale di San Martino viene costruita in forme pseudo-romaniche su disegno dell’architetto Giulio Leale, nel punto culminante del crinale lungo il quale si è sviluppato il nucleo originario del centro abitato di Gavazzana. L’edificio si erge sulla cima di un colle prospiciente la Valle Scrivia, che domina per un ampio tratto. La facciata, rivolta verso Sud, è in laterizio e pietra a vista e presenta forme ispirate al romanico lombardo.

L’unico paramento è suddiviso in due registri da una sottile lesena e delimitato ai bordi da robuste paraste; i salienti del tetto sono ornati da una cornice ad archetti e peducci. Lo spazio del registro inferiore presenta un protiro poco profondo che ospita il portale di ingresso, preceduto da colonnine anch’esse in laterizio. Nello spazio del registro superiore si apre una finestra a lunetta, con motivo a mezzo rosone. Il robusto campanile presenta sezione quadrata e si sviluppa sul fianco destro della zona absidale. Il fusto, in laterizio e pietra a vista come tutto l’edificio, risulta quadripartito in tratte simili da lesene marcapiano.

La cella campanaria, aperta da monofore su ogni lato, è coperta da un tettino a quattro falde con manto in coppi. La Chiesa presenta schema planimetrico a pianta centrale a croce inclusa e transetto absidato. Lo spazio centrale è coperto da un tiburio ottagonale, mentre le parti laterali da volte a botte. Il fonte battesimale è posto sul fianco destro. L’area presbiteriale è rialzata rispetto al piano dell’aula e si conclude con l’abside curvilineo.

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