Ci siete già stati a Torriglia? Tra monti e boschi a trenta minuti da Genova, un castello e un’amante che ha fatto storia. Un paese che racconta ancora emozioni, tra escursioni mozzafiato e dolcezze della cucina
Il Comune oltreché come meta rinomata di villeggiatura estiva è noto anche in ambito non locale, nel cuore di una zona collinare e ricca di corsi d’acqua, tra boschi di castagni e faggi. Tutto da scoprire un paesaggio che vanta testimonianze del passato, come il castello, antica fortificazione che fu tramandata dai Malaspina fino ai Doria.
Numerosi gli itinerari, che toccano le vette del monte Prelà (1.406 m) in uno spartiacque comprendente le valli dei fiumi Trebbia e Scrivia e il bacino del lago del Brugneto, a breve distanza dal passo della Scoffera (674 m s.l.m.) collegante le valli Scrivia e Bisagno.
È un paese legato alla storia e a leggendarie storie d’amore che hanno visto protagonista Clementina da Torriglia, amante di Sinibaldo Fieschi, ritratta in un dipinto esposto nel centro storico. La passione qui è viva anche nella cucina. I canestrelli, tipici biscotti al burro, vantano una tradizione molto antica, che risale al 1500.
La Bella di Torriglia. Chi era e perché è famosa? Chiunque in Liguria se sente parlare de “La bella di Torriglia” non potrà mai negare di averlo sentito!
La Bella di Torriglia è una figura leggendaria ed anche un po’ “controversa”.
Chi era?
Controversa, appunto: solitamente quando si raccontano delle storie di paese si conclude con un “ehhh non si sa/ non esiste / è solo una storia“, ma in questo caso, forse, si può dar una risposta.
La Bella di Torriglia è esistita per davvero, ma…
Rosa Garaventa (nata a Torriglia in data sconosciuta e morta nel 1868) sarebbe la famosa Bella de Torriggia! Un suo ritratto venne pubblicato sul periodico umoristico-letterario Farfalla. Teneva fra le mani un mazzolino di fiori e la dedica diceva: “Regina di Torriglia accende i cuor / si chiama Rosa e un fior essa è tra i fior“.
La leggenda vuole Rosa Garaventa esser stata la Bella di Torriglia, ma viene messa in discussione da altre di “storiedipaese“. Una fra tutte? Risalente al XVI secolo, vi è un’altra “teoria”, secondo la quale la vera Bella di Torriglia sarebbe stata tale Clementina (o Celestina), amante di Sinibaldo Fieschi, Signore di Torriglia.
Clementina, si dice, gli rimase fedele per tutta la vita anche se la relazione venne interrotta dall’esilio genovese della famiglia Fieschi.
Ma a Rosa Garaventa e alla misteriosa Clementina, altre fonti, oppongono una terza pretendente al ruolo di Bella di Torriglia: sulla facciata di una casa del comune ligure vi è un bel ritratto di fantasia, a piena figura, opera del pittore locale Pietro Lumachi, che raffigura tale Maria Traverso, morta nel 1886, altra possibile Bella torrigliese.
Secondo l’antica e famosa filastrocca, è colei che “tutti la vogliono, ma nessuno se la piglia” (in genovese: A l’é a bella de Torriggia: tutti a vêuan e nisciûn s’a piggia). La locuzione è divenuta un modo comune per indicare qualcosa di molto ambito solo in apparenza.
Ci sono pure alcune varianti della filastrocca, per esempio questa:
- A bella de Torriggia cô çento galanti a l’é morta figgia. (La bella di Torriglia con cento galanti è morta signorina).
Oppure questa, dove però il significato cambia completamente:
- A l’é a bella de Torriggia: tutti a vêuan e nisciûn s’a piggia, ma quando poi a s’é maiâ, tutti vorieivan aveila sposâ. (È la bella di Torriglia: tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Ma quando poi si è maritata, tutti avrebbero voluto averla sposata).
Oppure questa, dove traspare l’amaro rimpianto di essere stata forse eccessivamente incontentabile in gioventù:
- A dixe a figgia de Torriggia: chi vêu troppo, ninte piggia. (Dice la ragazza di Torriglia: chi troppo vuole, niente piglia).
Adesso un bel video su Torriglia