Tra le tante gite domenicali che si possano fare ho deciso di andare stavolta tra i verdi monti dell’Alta Val Curone, a 40 Km. da Tortona, in frazione Lunassi di Fabbrica Curone. Dopo il paese di Fabbrica, basta proseguire per la strada che porta a Caldirola.
Lunassi (m 762) è un accogliente villaggio situato in una zona boschiva, sulla sponda destra del torrente Curone: completamente ristrutturato è famoso per la presenza del Museo della Civiltà Contadina, voluto dall’associazione “Circolo Lunassese”.
È stato creato per salvaguardare e tramandare alle future generazioni una cultura ed un modo di vivere ormai scomparso anche tra le montagne della Val Curone. Vi sono raccolti strumenti, attrezzi, macchinari, documenti ed oggetti che dimostrano al visitatore la lotta per la sopravvivenza della popolazione. Il museo è articolato in 26 sezioni con un patrimonio di oltre 600 reperti, di cui solo la metà è oggi esposto. Il visitatore potrà visionare e/o acquistare la videocassetta che riproduce fedelmente come si faceva il carbone di legna con l’antico metodo della “carbuneina”.
Che cos’è la “La carbuneina”
Era un rudimentale ma efficientissimo impianto chimico che serviva a trasformare con lentissima combustione, svolgendosi in difetto di ossigeno, e distillazione, la legna in carbone di legna. Realizzata in uno spiazzo appositamente preparato nel quale la legna, ricoperta di fogliame secco e poi di terra, veniva predisposta in modo tale da permettere la circolazione dei fumi secondo certi itinerari dettati dall’esperienza, con una apertura sovrastante dalla quale gli addetti controllavano l’andamento delle reazioni chimiche e rifornivano di nuova legna lo svilupparsi del processo. Il procedimento in italiano si chiama carbonaia e viene periodicamente riproposto dal Circolo Lunassese nell’ambito delle manifestazioni dallo stesso organizzate.
(fonte: sito Comune di Fabbrica Curone)
Detto ciò però, mi spiace dire che del museo ho visto solo l’insegna appesa alla porta. Mi faccio bastare le informazioni che ho sopra riportato
Accanto, anzi poco prima del Museo c’è una bella fonte da cui sgorga acqua fresca e, sulla piazza la bella Chiesa di S. Secondo (SEC. XVII – XVIII).
Eretta in parrocchia autonoma nel 1697, con affreschi del pittore A. Silla – Stucchi della famiglia Sartorio. Anch’essa chiusa, benché fosse di domenica. Ma ormai trovare una chiesa aperta nei piccoli borghi come questo è un puro caso.
Volgo le spalle alla chiesa e mi trovo dinanzi alla Torre dei Malaspina. Una bellissima torre circolare, probabile rimanenza dell’antico castello dei Malaspina. Da un punto di vista tipologico, è assai somigliante alle torri del circuito murario di Godiasco.
Trovo un paio di persone, non di più. Un uomo mi indica una bella fontana appena fuori dal piccolo centro abitato. Un incanto. E’ piacevole passeggiare per questo piccolo nucleo abitato. C’è la sede del Circolo Lunassese. Fuori dalla porta c’è scritto che vendono le pentole ed i tegami a metà prezzo. Forse che non si farà più nulla delle belle sagre di un tempo?
Ci sono orti bellissimi, con ogni ben di Dio. Ben coltivati ancora. Prima di risalire in auto per andarmene faccio una visita all’edicola votiva dedicata alla Madonna.
Ed accanto una panchina da cui si gode il panorama di una bella fetta di vallata. Altrochè panchine giganti!