Una delle ricorrenze più radicate nella cultura e nella storia della comunità di Serravalle Scrivia è senza dubbio la tradizionale Fiera di San Martino che ritornerà quest’anno dopo la pausa di un anno, dovuta all’emergenza sanitaria, e lo farà in grande stile.
Organizzata dal Comune di Serravalle Scrivia in collaborazione con Procom (comitato per la promozione del commercio) e di diverse realtà dell’associazionismo locale, si svolgerà domenica 14 novembre, tra Piazza Paolo Bosio e Piazza Vittorio Veneto, lungo la centrale Via Berthoud. Oltre alle bancarelle della fiera a farla da protagonista sarà il buon cibo dai sapori tipicamente autunnali: lo stand enogastronomico con polenta, funghi e salsiccia della Pro Loco, nel pomeriggio le frittelle e le immancabili caldarroste della Croce Rossa.
I negozi saranno aperti e le vie del centro saranno ravvivate dall’esibizione dei Soleone, in collaborazione con il Thabarwa Nature Center EU.
Ma la festa patronale di San Martino, il cui culto locale viene fatto risalire addirittura al 1229, quando fu consacrata la Pieve di San Martino, antesignana dell’attuale Parrocchia dei S.S. Martino e Stefano, non rappresentava solo un momento di scambi commerciali e di buon cibo ma anche una ricorrenza religiosa e civile molto sentita. Un evento in cui la comunità serravallese ritrovava le proprie radici storiche, culturali e spirituali e che l’Amministrazione comunale quest’anno ha voluto valorizzare con l’apertura straordinaria della Sala Espositiva di Libarna (sita al piano terra del Palazzo Comunale in Via Berthoud 49), della Chiesa Collegiata e degli Oratori, veri e propri tesori di arte sacra. Sara possibile visitare e conoscere meglio questi preziosi luoghi della cultura serravallese grazie alle visite guidate curate dall’associazione Amici dell’Arte.
Marina Carrega, assessore al turismo e al commercio dal sito internet del Comune ha dichiarato che: “Finalmente si può tornare a pensare alla normalità e riprendere l’amata tradizione della nostra Fiera di San Martino, pur nello scrupoloso rispetto delle vigenti normative Anti-Covid. La novità di quest’anno è la voglia di unire l’aspetto fieristico a quello culturale: fare apprezzare le ricchezze storico artistiche e archeologiche di Serravalle, con gli Oratori e la nostra Area Museale che sono ancora poco conosciuti”.